Novità Whatsapp, subentra un nuovo regolamento e spunta una stretta ulteriore per determinati utenti: ecco chi riguarda e le novità annunciate direttamente dall’azienda
Potremmo non accedere a Facebook per diversi giorni serenamente. Così non vedere necessariamente qualche foto su Instagram o video su TikTok. Tuttavia difficilmente potremmo fare a meno di inviare un massaggio su Whatsapp per questioni personali o per lavoro per più di un giorno. Il che rende perfettamente l’idea di come tale app, seppur meno sponsorizzata ed esaltata di altre, sia in realtà quella più indispensabile di tutte le altre.
Appartiene infatti alla nostra quotidianità nella maniera più assoluta. Strumento fondamentale per restare in contatto con persone anche a distanza, inviare materiale multimediale, ma anche per accelerare pratiche lavorative. Whatsapp, infatti, non ha cambiato solo il mondo della comunicazione in generale stravolgendo le nostre personali abitudini e accorciando distanze oceaniche in una chat, ma ha rivoluzionato anche il mondo del lavoro accelerando quel processo che ha portato, tra le altre cose, dritto verso l’attuale smartworking.
Nuovo regolamento Whatsapp: cosa cambierà
Whatsapp che nel frattempo ha raggiornato il proprio regolamento entrato in vigore dall’11 aprile. Ora servirà un’età inferiore per poter accedere per chi appartiene ai Paesi dell’Unione Europea: basterà avere infatti 13 anni rispetto ai 16 di prima. Non sono mancate ovviamente le polemiche per questa decisione, come un invito ulteriore ai più giovani per avere tra le mani già questi dispositivi e rischiare di farne un uso smodato o errato. Si sperava quanto meno nella conferma della stessa fascia d’età e invece è stata ulteriormente abbassata.
Tale novità sarà presente nella voce ‘Termini del servizio’ da accettare quando si scaricherà l’app. Con una nota ufficiale diramata, Meta ha dunque comunicato questa novità informando che crittografia end-to-end continuerà a garantire la protezione dei messaggi e dei dati personali trasferiti ed è un qualcosa di fondamentale per la salvaguardia generale considerando anche contenuti privatissimi spesso inviati come video di bambini o informazioni su residenze o numeri di documenti. Tuttavia – si legge – maggior attenzione sarà data anche a chi si iscriverà non avendo ancora i requisiti anagrafici.
“La creazione di un account con informazioni false costituisce una violazione dei nostri Termini di servizio“, si legge nella comunicazione effettuata. L’azienda invita poi a segnalare eventuali violazioni così che, dopo opportune verifiche, potrà eventualmente provvedere a bannare gli utenti che si sono registrati senza la reale possibilità di farlo proprio per salvaguardare la sicurezza dei più giovani. La polemica qui aumenta poiché, tra teoria e pratica, sembrerebbe esserci una differenza enorme nonché l’impossibilità di procedere e voler procedere realmente.