Whatsapp ha dato il via a tutte le verifiche per controllare l’età degli utenti: solo alcune categorie restano escluse dai controlli.
La versione beta 2.24.12.25, scaricabile per tutti gli iscritti al programma di testing del Play Store di Android, ha rilasciato un nuovo aggiornamento che comprende un test: la funzione è ancora nascosta agli occhi degli utenti, ma grazie a WABetaInfo, ne conosciamo già i dettagli. In linea con le nuove normative entrate in vigore in alcuni stati USA e con quanto richiesto in Europa dal Digital Markets Act., Whatsapp si sta preparando al lancio dell’interoperabilità tra le varie piattaforme social.
A marzo di quest’anno, i primi segnali sono stati rilasciati nella versione 2.24.5.18, nella quale è presente l’opzione attiva/disattiva chat multi-piattaforma. Un nuovo grande passo verso questa direzione viene compiuto con l’ultima versione beta, nella quale troviamo (seppur ancora nascosta agli occhi degli utenti) la sezione relativa alla verifica dell’età da parte dei social.
Apparirà una schermata nella quale verrà chiesto di confermare di avere almeno 15 anni d’età. Accadrà nel caso in cui i servizi online siano tenuti a verificare l’età dell’utente: una volta inserito il dato, non potrà più essere modificato. Inoltre, Whatsapp avvisa che questa informazione privata non verrà mai condivisa con altri utenti, garantendo il rispetto della privacy dei dati personali.
Al momento la funzione è ancora in fase beta e gli sviluppatori ci stanno lavorando già dallo scorso settembre, ma verrà rilasciata nell’applicazione ufficiale nel breve futuro. Questa innovazione rappresenta un ulteriore passo in avanti per l’app di messaggistica più utilizzata al mondo: Whatsapp sta dimostrando di adeguarsi sempre di più alle regolamentazioni internazionali nonché di riuscire ad affrontare le sfide che le normative impongono. Nonostante questo, l’app di Meta riesce comunque a garantire la privacy degli utenti e la sicurezza dei dati sensibili.
Con questi sviluppi, Whatsapp rispetta la legge europea sull’età minima (vedi cos’è stato imposto per i social network) e, in aggiunta, pone ufficialmente le basi per una collaborazione sempre più integrata tra le diverse piattaforme social.
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