Stanno per cambiare le cose per gli utenti Whatsapp, quindi per ben 8 persone su 10 in Italia: non potranno usarlo tutti, verranno introdotti nuovi limiti.
Whatsapp è l’app di messaggistica istantanea più celebre ed utilizzata in Italia: sono circa 8 su 10 le persone che lo hanno installato sul proprio smartphone e che ne fanno un uso quotidiano, sia per faccende personali sia a scopo lavorativo. Ma non sempre tutto va rose e fiori e talvolta anche le cose più belle giungono al termine: purtroppo, da fonti ufficiali siamo venuti a scoprire che nuove importanti restrizioni porteranno a vietare Whatsapp ad alcune categorie di utenti.
La piattaforma di Meta sta aggiornando i termini di servizio in Europa e sono previste nuove limitazioni per l’uso dell’app. E’ innegabile che Whatsapp abbia rivoluzionato la concezione di comunicazione nell’epoca moderna, come è innegabile che ormai sia uno strumento fondamentale radicato nella quotidianità di ognuno. La nuova normativa che ne regola l’utilizzo potrebbe stravolgere la vita alcune persone.
Ormai siamo abituati a vedere Whatsapp in continua evoluzione e sottoposto a numerosi e costanti aggiornamenti, così per ogni altra piattaforma appartenente al gruppo Meta. Quest’ultima settimana ha previsto dei lavori in fatto di informativa sulla privacy per quanto riguarda gli utenti europei. Le novità entreranno ufficialmente in vigore dall’11 aprile 2024: vedremo incrementate le linee guida e politiche che descrivono cosa sia consentito o non consentito fare su Whatsapp. Purtroppo, c’è anche un nuovo requisito da rispettare per poter avere il via libera al download e all’uso dell’app.
La novità riguarda il limite d’età consentito per utilizzare Whatsapp. L’UE ha deciso di conformarsi agli altri Paesi e rendere coerente l’accesso all’applicazione. Quindi ha scelto di abbassare il limite d’età da 16 a 13 anni. Al di sotto di questa soglia sarà vietato creare il proprio account e, è bene ricordare, la dichiarazione di informazioni false costituisce una violazione dei termini di servizio, così come registrarsi per conto di qualcun altro. Resta comunque improbabile per i minori di 13 anni riuscire a creare il proprio profilo: al momento della registrazione, Whatsapp non ha mai chiesto la data di nascita poiché utilizza i dati dell’intestatario della SIM.
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