Whatsapp non è più sicuro: perché gli utenti stanno cancellando l’app

Troppi utenti hanno preso l’amara decisione di cancellare Whatsapp: hanno ragione, purtroppo l’app ultimamente non è più sicura. 

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Perché Whatsapp non è più sicuro (Codiciateco.it)

Potrebbe essere arrivato il momento di salutare una volta per tutte l’app di messaggistica istantanea più amata al mondo: Whatsapp sembra non essere più un posto sicuro. Sono tantissimi gli utenti che negli ultimi giorni hanno scelto di migrare verso altre soluzioni di comunicazione, ritenendo che oltre 3 miliardi di persone che ogni giorno usano la piattaforma siano in pericolo.

Meta, la società che detiene la proprietà di Whatsapp, lavora costantemente per migliorarla e renderla più moderna. Tra gli argomenti più discussi del periodo vi è indubbiamente quello sulla sicurezza. Nonostante le revisioni costanti e gli aggiornamenti per rendere l’app a prova di hacker, ci sono troppi aspetti che sfuggono al controllo degli sviluppatori e portano gli utenti a correre dei pericoli anche piuttosto importanti.

Whatsapp, perché non è più un posto sicuro per gli utenti

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Whatsapp, cosa lo rende pericoloso per gli utenti (Codiciateco.it)

Il motivo che spinge gli utenti ad allontanarsi dall’app di Meta è quello della sicurezza e della privacy. La crittografia end-to-end di Whatsapp consente a nessuno al di fuori dei partecipanti della chat di poter accedere al contenuto condiviso nella stessa: nemmeno Meta può prenderne visione. Tuttavia, viene effettuata la raccolta dei metadati, ossia le informazioni relative a quando e con chi avviene la conversazione. Questi dati vengono poi utilizzati per indirizzare gli annunci pubblicitari all’interno delle piattaforme del circuito Meta, quali Facebook ed Instagram: in sintesi, Whatsapp condivide con la società madre delle informazioni sulla persona che vengono sfruttate per migliorare il targeting dei vari annunci pubblicitari.

Purtroppo, al centro delle critiche riguardanti la sicurezza dei dati personali, vi è proprio Whatsapp: sembrerebbe che Meta non sia bravissima nel rispetto della normativa GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati). La popolarità di Whatsapp non la rende esente da ogni rischio. Addirittura, confrontandola con la celebre concorrente Telegram, possiamo asserire che si trovi addirittura indietro a livello di sviluppo di funzioni ed esperienza dell’utente. Nel 2021, Whatsapp si trovò già inondata di critiche per una modifica entrata in vigore, la quale includeva la necessità di incrementare il flusso di informazioni da condividere con la casa madre: questo ha portato un numero cospicuo di utenti ad abbandonare l’app, in preda al malcontento.

Parlando di pericoli che corrono gli utenti Whatsapp, tra gli ultimi avvertimenti che abbiamo voluto lanciare a chi lo utilizza giornalmente, c’è quello di porre attenzione alla propria posizione: c’è un modo alla portata di tutti che consente di scoprire dove ti trovi con l’ausilio di Google.

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