Quella di inviare messaggi vocali è diventare ormai una abitudine a dir poco diffusa: ecco però cosa c’è da sapere e che molti ignorano.
Whatsapp ed in generale i social network sono diventati una autentica istituzione. Ci permettono di avere praticamente sempre una finestra aperta sul mondo e rappresenta un qualcosa di inimmaginabile fino a poco tempo fa. Questa soluzione, però, come è normale che sia, ha anche delle conseguenze da tenere in considerazione. Una di queste è che, come è noto, si sta sempre di più perdendo l’abitudine alla socialità. Le persone, infatti, non hanno più l’esigenza di andare in giro, dal momento che comodamente da casa si può fare praticamente tutto. Una delle innovazioni più pratiche è certamente rappresentata dalla possibilità di inviare messaggi vocali.
Si tratta di un qualcosa che è entrato ormai in maniera importante nelle nostre abitudini. E’, infatti, in senso assoluto la soluzione più pratica a nostra disposizione nel momento in cui abbiamo un messaggio articolato da recapitare. Ovviamente, poi, per le urgenze resta sempre preferibile la soluzione rappresentata da una buona e vecchia telefonata. A proposito però dei messaggi vocali c’è una cosa che non tutti conoscono e che invece è molto importante. Probabilmente in alcuni casi smetteremo di farlo con la stessa leggerezza di un tempo, come si è soliti dire in questi casi. Andiamo a vedere di che si tratta.
Le comunicazioni ormai, al netto di pochi casi isolati, come si suol dire, sono state tutte digitalizzate allo stato attuale delle cose. Tutti i nostri messaggi passano, infatti, per il digitale in maniera del tutto inevitabile. I vocali, poi, in senso assoluto sono forse uno strumento che ha una diffusione di massa impressionante. Anche se non tutti lo sanno, però, questi strumenti però hanno un valore legale che non si può di certo sottovalutare.
Possono assumere, infatti, un valore probatorio non di poco conto ed anzi assolutamente equiparabile ad altri elementi. Perché però siano accettati come prove, i messaggi vocali devono essere valutati da una perizia tecnica, che avrà come obiettivo quello di confermare la validità e l’autenticità, oltre all’integrità, di questi contenuti. In alcuni casi, serve assumere anche una CTU perché serve andare ad analizzare direttamente il dispositivo contenenti i vocali in questione. Inoltre, è necessario che la parte opponente non vada a contestare l’autenticità di questi vocali. A proposito di Whatsapp, le ultime notizie arrivano relative agli screenshot.
Nel momento in cui cancelli la conversazione, però, non puoi di certo star tranquillo. La stessa copia di quel vocale, come è normale che sia in ogni conversazione, è presente tanto su dispositivi che lo inviano quanto su quelli che lo ricevono. Ecco l’impostazione di Whatsapp per evitare messaggi sgraditi.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…