Anche tu stai pensando di donare casa a tuo figlio e non vorresti fargli pagare le tasse? Ecco come fare potenzialmente: ci sono due metodi attuabili
E’ da quando nascono che ce ne prendiamo cura con tutti noi stessi, senza mai disastrarci un secondo e ragionando sempre in ottica si ciò che è meglio per loro e del futuro migliore che possiamo garantirgli col massimo dello sforzo. Si inizia dalla tenerissima età per poi proseguire durante gli anni e anche quando diventeranno adulti, perché un genitore – almeno quello vero – non smetterà mai di seguire e accompagnare un figlio: lo farà a distanza quando sarà arrivato il momento di separarsi o quando sarà giunta l’occasione che il piccolo non più bambino dovrà camminare da solo, ma a debita distanza ci sarà sempre qualcuno a guardare e a vegliare su di lui.
Quando poi si fa l’età adulta o matura, per chi ha la fortuna di avere un bene immobiliare che vuole ovviamente donare al proprio erede, spunta puntualmente la domanda: come posso donarglielo senza che sia costretto poi a pagare parecchie tasse? Come fare il passaggio? E’ chiaro che ciò avverrebbe comunque quando un domani i genitori proprietari non sarebbero più in vita innescando la successione, ma pagando appunto anche gli oneri non proprio banale su chi beneficerà del tutto. Così molti si anticipano e già in vita ragionano su come fare un passaggio di consegne indolore così da evitare una batosta non solo emotiva ma anche economica all’indomani. Un modo effettivamente c’è?
Esiste ma non per tutti i casi specifici. La primissima circostanza è per donazione indiretta, ovvero nel caso in cui l’appartamento non è già di proprietà della famiglia ma lo si sta acquisto per poi girarlo appunto al figlio: si tratterebbe di un acquisto con intestazione a nome di terzi, così da comprare la casa al figlio che equivale a una donazione ma senza pagare – a differenza di questa – le spese per legge dal notaio. Qui la sua figura è necessaria solo per la registrazione, ma senza spese in quanto non si tratta formalmente di una donazione. Lo scenario cambia solo nel caso in cui la casa abbia valore superiore al milione di euro, ma è il caso di chi non si pone nemmeno il problema di non pagare un eventuale passaggio di proprietà.
L’alternativa altrimenti è l’usucapione, ovvero una pratica giuridica che permette – tramite approvazione di ambo le parti – di far diventare proprietari di un bene di cui si è entrati in possesso e utilizzato per più di 20 anni anche se non c’è stato un contratto in essere. In tal caso, tramite l’approvazione di un giudice, dei genitori possono donare casa ai figli senza che questo paghi le tasse ma dovendo pazientare parecchio prima che il tutto sia ufficiale ed effettivo: tale formula non è il caso di chi va particolarmente di fretta.
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