Visite fiscali Inps: come funzionano e che cosa sono, scopri le agevolazioni che potresti ottenere se hai una di queste patologie.
Le visite fiscali sono uno strumento messo a disposizione dei datori di lavoro per controllare lo stato di malattia dei lavoratori dipendenti sia pubblici che privati. Nel momento in cui lavoratore si assenta dal proprio impiego e presenta il certificato di malattia, ha l’obbligo di essere reperibile presso l’indirizzo abituale o il domicilio occasionale per tutto il tempo della durata della malattia, comprese le domeniche e i festivi. I controlli tuttavia possono avvenire solo in determinate fasce orarie, questo è ciò che prevede la legge.
Un tempo per i lavoratori pubblici, la visita poteva essere effettuata dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Mentre per i lavoratori del settore privato la visita era prevista dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Queste tuttavia non sono le fasce orarie aggiornate, infatti a dicembre 2023, il Tar del Lazio ha evidenziato l’incostituzionalità del diverso trattamento tra dipendenti pubblici e privati. Per questa ragione per tutti i lavoratori attualmente gli orari in vigore sono la mattina dalle 10.00 alle 12.00 e il pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00.
Se al momento della visita medica di controllo il lavoratore dovesse essere assente, sarà chiamato a una visita ambulatoriale e dovrà presentare una lettera di giustificazione. Se quest’ultima non dovesse risultare valida, ci saranno delle conseguenze sia economiche, che da parte del datore di lavoro. In questi casi infatti l’Inps non pagherà interamente i giorni di malattia, e il proprio datore di lavoro potrebbe prendere ulteriori provvedimenti disciplinari.
Secondo il decreto il lavoratore malato che si sposta dal proprio domicilio, deve avere un motivo valido come ad esempio una visita medica, un accertamento specialistico o trovarsi in una particolare condizione. In questi casi tuttavia è tenuto a darne preventiva comunicazione o in forma scritta o al proprio datore di lavoro che a sua volta lo comunicherà all’Inps. I motivi accettabili sono un ricovero in ospedale, visite di controllo, motivi familiari, visite e accertamenti, ritiro di referti o esami collegati alla malattia, ciclo di cure in un istituto convenzionato. Assentarsi è concesso anche per recarsi in farmacia, visitare un parente in ospedale o andare presso l’ambulatorio del proprio medico.
Se l’assenza alla visita di controllo medico dovesse essere considerata ingiustificata, il lavoratore potrebbe avere dei problemi tra cui, la decurtazione per un massimo di 10 giorni di calendario dall’inizio dell’evento. La decurtazione per il 50% dell’indennità nel restante periodo di malattia. In caso di terza assenza alla visita fiscale, la decurtazione per il 100% dell’indennità.
In alcuni casi inoltre, il lavoratore potrebbe essere esonerato dall’obbligo di reperibilità, ciò potrebbe accadere nei casi in cui il lavoratore abbia una malattia per la quale sia stata riconosciuta la causa di servizio. Altri casi per avere l’esonero sono, essere un invalido pari o superiore al 67% o soffre di una patologia grave che richiede una terapia salvavita. Per non avere problemi è sempre consigliato chiedere al proprio medico informazioni sulla propria situazione.
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