Le temperature bollenti ci costringono a lasciare acceso il ventilatore tutta la notte, ma quanto costa in bolletta?
Il grande caldo è arrivato e sembra intenzionato a restare a lungo. Un disagio per tutti, con temperature roventi durante il giorno, umidità e afa che spezzano il fiato, ma il problema periste anche la notte, visto che anche nelle ore notturne le temperature restano elevate. Di notte, con questo caldo tremendo, si suda, non si respira bene, e così è difficile prendere sonno.
Quali sono le alternative? Ovviamente, avere un impianto di aria condizionata in camera sarebbe la scelta ideale per dormire bene, ma in tanti sono costretti ad accontentarsi di un semplice ventilatore. Il ventilatore non consuma come un condizionatore, rinfresca di meno, ma almeno dona un po’ di sollievo. Quanto incide questo apparecchio sulle bollette?
In tempo di caro vita e di incrementi, gran parte della popolazione sta attenta anche ai centesimi, cercando di risparmiare su tutto. Se i condizionatori consumano una quantità maggiore di energia elettrica, per ovvi motivi, anche i ventilatore fanno la loro parte, pesando sull’economia domestica. Ma quanta energia elettrica sprecano questi apparecchi?
Prima di tutto, leggendo le stime più recenti, possiamo osservare che il 48,8% delle case italiane è dotato di impianto di climatizzazione. I climatizzatori hanno subito un’impennata nelle vendite nell’ultimo decennio, complici i prezzi ribassati e un caldo estivo sempre più pesante da digerire, complici i cambiamenti climatici. Caldo insopportabile, risparmia così durante i picchi sul tuo condizionatore.
Va da sé che poco più della metà della popolazione deve fare affidamento ad altri sistemi di refrigerazione, come appunto il ventilatore. Naturalmente, non si può svolgere un calcolo esatto sui consumi di questo apparecchio, visto che i consumi dipendono da tanti fattori, tra cui il modello, le ore di accensione, la modalità scelta, il costo dell’energia elettrica.
Diciamo che, mediamente, un ventilatore moderno lasciato acceso per l’intera notte, quindi otto ore canoniche, ha un consumo di 0,36 kWh. Parliamo di un costo che si aggira sui 0,05 euro. Si tratta di una stima approssimativa, visto che bisogna calcolare tante variabili. Se i ventilatori da soffitto erogano una potenza compresa tra 20W e 60W, quelli mobili hanno una potenza media di 40W.
Facendo due calcoli, mettendo che il costo medio dell’energia elettrica nelle fasce notturne è di 0,15 euro per kWh, moltiplicando per la potenza media erogata per il numero di ore di accensione, quindi otto, si ha un consumo di 0,36 kWh. Questo deve essere moltiplicato per il costo medio dell’energia, che abbiamo detto essere di 0,15 kWh. Stai fresco e paghi poco in bolletta: consigli preziosi per il condizionatore.
Otteniamo un costo medio di 0,054 euro, ossia poco più di 5 centesimi a notte, un costo decisamente inferiore rispetto a quello del condizionatore. Insomma, parliamo di una cifra irrisoria, circa 40 centesimi a settimana. L’impatto economico è davvero basso. Bollette, un incubo che in estate peggiora: come si può realmente risparmiare.
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