Si sente spesso parlare dei rischi che si corrono navigando in Internet, ma non si parla mai dei vecchi smartphone che restano inutilizzati tra le mura domestiche. E’ veramente sicuro non buttarli via?
Tutti conservano all’interno di un cassetto in casa uno dei vecchi smartphone. Ma quanto è sicura questa pratica? In pochi si rendono conto della pericolosità dell’abitudine di non buttar via i telefoni inutilizzati, rischiando così di incappare in problemi di salute nonché in danni all’ambiente.
La conservazione dei vecchi cellulare è data dal fatto che non tutti li sostituiscono quando sono effettivamente rotti e inutilizzabili. Talvolta si acquista un modello diverso perché quello precedente è diventato obsoleto o perché le prestazioni e la velocità del dispositivo sono peggiorate nel tempo. Tuttavia, nella mentalità comune regna la concezione che buttar via un telefono che ancora si accende e funziona sia uno spreco. Lo si abbandona all’interno di un cassetto, sotto strati di polvere, pensando che potrebbe capitare l’occasione in cui si renda di nuovo necessario. Ebbene, quanto cara bisogna pagare la lezione prima di rendersi conto che non si tratta affatto di una buona idea?
Vecchi cellulari, i rischi che si corrono nel conservarli
Nonostante i motivi che possano spingere le persone a conservare i vecchi telefoni, funzionanti o non funzionanti, vi sono degli effetti collaterali in quest’abitudine, che è bene smascherare e conoscere. Come possiamo immaginare, i telefoni inutilizzati costituiscono dei rifiuti elettronici. Come l’intera categoria dei rifiuti elettronici, contengono delle sostanze che, seppur non causano problemi nel corso del loro quotidiano utilizzo, possono diventare un pericolo per l’ambiente se conservate in maniera sbagliata o se finiscono nei rifiuti urbani.
Per esempio, una batteria danneggiata dall’usura potrebbe rilasciare delle sostanze tossiche per l’ambiente circostante, nonché infiammabili in caso di cortocircuito. Se gli smartphone vecchi dovessero finire nell’indifferenziata, alcuni loro componenti metallici (come l’oro) potrebbero disperdersi nell’ambiente, essere inalati o venire in contatto con persone e animali.
Per proteggere la natura e l’abitazione in cui viviamo, è bene liberarsi dei telefoni più vecchi e capire come smaltirli nel modo giusto: se ancora funzionanti, si può pensare di regalarli a chi ne ha bisogno, provvedendo dapprima a formattarli per proteggere la propria privacy. Qualora fossimo davanti a dispositivi irrimediabilmente rotti, devono essere smaltiti presso le isole ecologiche e negli appositi centri RAEE presenti in vari comuni nel territorio nazionale. Anche i negozi di telefonia (o siti di vendita online) hanno l’obbligo, per legge, di ritirare i cellulari non più utilizzati al momento dell’acquisto di un nuovo modello. Uno store fisico che conti più di 400 metri quadri ha l’onere di ritirare anche apparecchi inferiori ai 25 cm senza che si acquisti un altro dispositivo.