per Disponibile il nuovo servizio dell’INPS per la Validazione delle certificazioni ADI: ecco in che cosa consiste questa nuova opzione.
Sul sito INPS nella sezione dedicata all’Assegno di Inclusione (noto con la sigla ADI) è stato rilasciato un nuovo servizio, la “Validazione delle certificazioni ADI”. Il servizio è rivolto alle strutture sanitarie ASL, dislocate sul territorio italiano. Ma in cosa consiste questo nuovo servizio e come funziona? Ecco tutte le info.
Sul portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) è da poco disponibile il nuovo servizio “Validazione delle certificazioni ADI”. Attraverso questo servizio l’amministrazione pubblica competente ha la possibilità di validare la dichiarazione per l’Assegno di Inclusione, indicata nella domanda. In data 10 febbraio risulta pubblicato il messaggio numero 623, consultabile sul sito web INPS, recante come oggetto «Assegno di inclusione, verifica condizione di svantaggio e dell’inserimento nei programmi di cura e assistenza, rilascio servizio per le ASL».
L’amministrazione pubblica potrà validare le dichiarazioni relative alle certificazioni attestanti le condizioni di svantaggio per il richiedente e/o per i soggetti appartenenti al proprio nucleo familiare. L’amministrazione potrà inoltre validare l’inserimento nei programmi di cura e assistenza con data antecedente a quella di presentazione della domanda per l’Assegno di Inclusione. Il servizio “Validazione delle certificazioni ADI” è pensato per le strutture sanitarie o ASL che abbiano rilasciato le relative certificazioni e indicate dallo stesso richiedente nella domanda per l’Assegno di Inclusione.
Il nuovo servizio messo a disposizione dall’INPS è finalizzato al riconoscimento del beneficio dell’assegno di inclusione, ai sensi dell’articolo 4, 1, del decreto-legge 4 maggio 2023. Il servizio è volto alla verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni per l’accesso all’Assegno di Inclusione. Si basa sulle informazioni disponibili nei database dell’INPS o in altre banche date delle pubbliche amministrazioni.
Il servizio è rivolto alle strutture sanitarie che il richiedente dell’ADI può aver indicato nella domanda. Se nel nucleo famigliare sono presenti componenti in condizione di svantaggio, nel presentare la domanda ADI il richiedente deve aver dichiarato il possesso della relativa certificazione. In particolare, deve essere specificata l’amministrazione che ha rilasciato la certificazione, il numero identificativo, la data di rilascio. Sarà l’operatore della struttura sanitaria, accedendo al servizio INPS, che dovrà indicare se il cittadino ha o meno una condizione di svantaggio.
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