Assegno unico, scadenza urgente a fine giugno: molte persone rischiano di perdere i propri soldi e forse lo stanno ignorando. Di cosa si tratta
Ogni mese, a prescindere dai singoli guadagni e dalla situazione di contorno personale, ogni famiglia italiana con figli è consapevole che potrà contare su un’entrata fissa dal 2021 a questa parte: si tratta dell’assegno unico, importante strumento di supporto economico appunto per i nuclei con figli a carico fino a 21 anni di età o senza nemmeno limiti d’età in caso di disabilità. Gestito ed erogato dall’INPS, è detto universale perché spetta a chiunque: lavoratori dipendenti, liberi professionisti e per qualunque fascia di reddito anche se le quote più alte sono giustamente e doverosamente indirizzate a chi ha un indicatore economico più basso.
L’importo varia infatti in funzione del reddito familiare: maggiore è l’ISEE, minore sarà l’assegno, e viceversa. L’assegno spetta anche in assenza di un ISEE non presentato e/o non aggiornato, ma in questo caso si riceverà l’importo minimo previsto dalla legge: 57 euro per ogni figlio minorenne e 28,50 euro per ciascun figlio a carico tra i 18 e i 21 anni. Stessa quota che si avrebbe comunque nel caso in cui i richiedenti raggiungessero il tetto massimo previsto, ovvero i 40.000 euro di ISEE. Valore cresciuto nel corso del tempo proporzionalmente all’inflazione e al costo di vita in rialzo.
Poiché è a marzo che tale misura di sostegno è stata lanciata, è nel medesimo mese di ogni anno che bisognerà aggiornare l’ISEE per continuare ad avere le cifre spettanti. Altrimenti, come detto, scatterebbe il minimo tabellare senza una nuova dichiarazione. E la cifra non verrebbe adeguata finché non ci sarebbe il passaggio per il nuovo anno solare. Ogni volta, partendo dal terzo mese del nuovo anno subentrato, c’è tempo fino a giugno per presentare l’ISEE e avere i conguagli spettanti per le differenze.
Esempio: spettavano 157€ al mese e ne sono giunti per mancare dell’indicatore economico solo 57€. Resterebbero 100 euro di differenza da recuperare. Ma solo se l’ISEE viene presentato entro il 30 giugno dell’anno in corso è possibile recuperare le somme, altrimenti si entrerà nel secondo semestre dell’anno e pur provvedendo sarebbe ormai tropo tardi. A quel punto si inizierebbe solo con le mensilità di luglio, senza più nulla di retroattivo. Una data, ora, che è minacciosamente all’orizzonte e che pertanto è bene ricordare: chi non si è già mosso per uno o più motivi, lo faccia presto recandosi a un caf o muovendosi in autonomia nel caso presso il sito ufficiale INPS. Sarebbe assolutamente un peccato perdere delle cifre che spetterebbero di diritto.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…