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Truffa Rc auto, ci stanno cadendo in tantissimi: cosa succede

Truffa RC auto, cosa si rischia alla guida del proprio mezzo. Perché gli automobilisti si espongono al pericolo del raggiro.

incidente automobilistico lieve
Incidente stradale (codiciateco.it)

Non mancano mai nelle cronache truffe e raggiri ai danni di consumatori, pensionati, titolari di utenze domestiche o a semplici utilizzatori di pc o cellulari. Le tecniche possono essere raffinate e tecnologicamente avanzate. Ma non mancano esempi di crimini commessi sfruttando l’ingenuità o i timori delle vittime, senza particolari innovazioni.

Tra i potenziali bersagli di truffatori e malviventi ci sono gli automobilisti, già alle prese con i problemi della circolazione dal traffico al parcheggio, dai costi dei carburanti alle spese previste per le assicurazioni. A questo proposito, proprio alcune convinzioni degli utenti della strada facilitano il compito dell’assicurazione. In particolare è il meccanismo del bonus malus a destrare ansie e preoccupazioni.

RC auto, il pericolo di truffe

specchietto rotto
Specchietto rotto, attenzione ai raggiri (codiciateco.it)

Il bonus malus in qualche modo espone gli automobilisti al rischio delle truffe e dei raggiri. Ma in che modo? Questo sistema determina il premio che l’assicurato, ricordiamo che l’assicurazione RC auto è obbligatoria, deve versare per coprirsi di fronte la responsabilità civile. Il meccanismo è basato sulle classi di merito.

Questo sistema favorisce i guidatori più attenti che non hanno incidenti e sinistri durante l’anno. Quindi sono incentivati gli stili di guida prudenti e sicuri. Quando si provoca un incidente si viene retrocessi e si sale di classe di merito, pagando un premio più elevato. Al contrario, dopo un anno senza denunce si viene promossi a una classe di merito superiore, fino alla prima.

Questo significa un importo più basso da pagare come premio dell’assicurazione. La classe più alta è la diciottesima cui corrisponde il premio più costoso, mentre la prima ha il più vantaggioso. Le differenze possono essere notevoli, con salti che arrivano al triplo del premio tra una classe e l’altra. Questo spiega perché gli automobilisti siano restii, a volte, a denunciare i sinistri di cui sono responsabili. Il timore è pagare di più l’assicurazione.

Ma proprio su questo timore spingono i truffatori. I sistemi adottati sono semplici quanto efficaci. Il falso tamponamento: durante un parcheggio, con la vittima accusata durante la manovra di aver causato un danno alla vettura del criminale. Per evitare di pagare l’assicurazione, il truffatore propone di pagare in contanti e la vittima ignara accetta.

Altra truffa simile è quello dello specchietto rotto. Durante la circolazione l’automobilista coinvolto sente un rumore, causato dai criminali. La vittima viene raggiunta dalla vettura dei criminali e accusata di aver procurato un danno allo specchietto rompendolo. Anche in questo caso il truffatore per evitare di coinvolgere le assicurazioni propone un pagamento in contanti, scongiurando così l’aumento della RC auto.

I criminali sfruttano la preoccupazione della vittima di dover subire incrementi del premio da pagare, proprio a causa del meccanismo del bonus malus. Si tratta di un trucco molto conosciuto, ma che ogni anno fa circa 900mila vittime.  Per scongiurarlo basta pretendere l’intervento delle forze dell’ordine, minaccia che allontana i malviventi. Da ricordare poi che si può evitare il declassamento dell’assicurazione, rimborsando la compagnia stessa tramite il Consap.

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