Si parla ancora una volta di detassazione per la tredicesima, che il 2024 sia davvero l’anno buono per arrivare a questo obiettivo?
La tredicesima è quello stipendio aggiuntivo che si matura nell’arco di un anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre; ogni mese, infatti, viene messo da parte 1/12 del proprio stipendio lordo che viene messo insieme e consegnato al lavoratore a dicembre.
Nata come gratifica natalizia che i datori di lavoro erogavano ai dipendenti, nel tempo di è trasformata in altro tant’è che oggi è diventata un vero e proprio diritto, per cui se non è versata dal datore di lavoro si può agire legalmente, e la ricevono anche i pensionati -anche se non riguarda tutte le prestazioni pensionistiche. Trattato come stipendio aggiuntivo, anche la tredicesima è soggetta a detrazioni fiscali e ogni anno, ormai da anni, si parla di detassarla. Il discorso si è riaperto anche ora, che il 2024 sia davvero l’anno buono? Cerchiamo di capire se è fattibile come opzione.
Detassazione tredicesima, il Governo ci riprova
L’idea, ancora una volta, è quella di prevedere sgravi alla tassazione della tredicesima soprattutto per quei lavoratori a basso reddito; il Governo aveva messo sul tavolo l’ipotesi già lo scorso anno, ma aveva dovuto fare immediatamente marcia indietro a causa della mancanza delle risorse economiche necessarie a reggere la manovra.
Ci riprova ora, con il Ministero dell’Economia e le altre parti coinvolte che hanno cominciato a fare i conti in tasca allo Stato per capire se quella di dicembre 2024 può essere davvero la prima tredicesima senza tassazione. Diverse le ipotesi al vaglio:
- 80 euro per tutti i lavoratori con reddito fino a 35mila euro;
- 100 euro limitate però solo alle famiglie con al meno un figlio a carico e un reddito non superiore ai 28mila euro.
Il punto però è che, proprio come lo scorso anno, mancano le risorse economiche per arrivare a tagli del genere. L’alternativa sarebbe allora quella prevista dalla delega fiscale che prevede per la tredicesima una tassazione separata con un’imposta sostitutiva; nei fatti si eliminerebbe la tassazione IRPEF, ma si parlerebbe di tassazione al 5% o al 10% -intervento che dovrebbe comprendere anche i premi di produttività.
Il nodo risorse
Per questo come per tutti i governi, le decisioni sottostanno alle risorse che si hanno a disposizione. Bankitalia dal canto suo propone di stoppare immediatamente le nuove modalità del Superbonus già ampiamente criticato e di convogliare piuttosto le risorse riservate a questa misura per il 2024-2025 ad altri tagli possibili come appunto quello riguardante la detassazione della tredicesima.
I conti comunque sono appena iniziati bisognerà attendere Settembre quando si riprenderanno i lavori dopo la pausa estiva e si comincerà ad avere un migliore quadro di quella che sarà la Legge di Bilancio del prossimo anno.