Beccare una multa dall’autovelox non è mai cosa piacevole, alle volte un minimo dettaglio di tolleranza può salvarti: ecco come funziona
Se c’è un incubo diffuso per tutti gli automobilisti, questo è senz’altro l’autovelox: un macchinario considerato infernale dai cittadini in quanto motivo di multe spesso anche pesanti ma necessari per salvaguardare la sicurezza stradale. La sola segnalazione, banalmente, già induce tutti alla prudenza e a una riduzione della velocità a prescindere, evitando appunti eccessi generalizzati che potrebbero generare disordini e sinistri. E in quel caso le conseguenze sarebbero ben peggiori di una pena pecuniaria.
Il problema sorge quando tali strumenti, come spesso dimostrato anche in passato, sono piazzati in maniera strategica per far cassa, letteralmente nascosti, per una situazione che ha comportato poi anche a un chiarimento delle norme. Oggi tali dispositivi devono essere doverosamente segnalati, salvo il decadimento eventuale della multa. Ma a prescindere è diventato molto più facile gestire questi dispositivi rispetto al passato: oggi ci sono gli smartphone o i navigatori delle stesse auto che segnalano precisamente ogni ‘trappola’ presente.
Una volta, invece, si navigava al buio. Non solo non c’era possibilità di sapere in anticipo dove questi fossero spiazzati, se non tramite gli sporadici segnali stradali, ma appunto gli autovelox erano in molti casi anche camuffati ed era ancora tutto lecito. Il risultato sono state migliaia e migliaia di multe, aiutando a un transito meno selvaggio ma con dei palesi abusi in molti casi. Oggi prendere un’ammenda per autovelox è decisamente complicato: significa essere parecchio distratto o volerla prendere, considerando appunto tutti i preavvisi tecnologici di cui abbiamo detto.
Ma nel caso ne incrociassimo uno e, per un motivo o per un altro, ci sfuggisse un po’ il controllo sul pedale dell’acceleratore, quale sarebbe il limite di tolleranza previsto da legge? La risposta è chiara: 5km extra fino a 100 km/h, oppure il 5% del valore eccedente per quando si supera il dato limite preso in considerazione. Tradotto significa per esempio che, su strada urbana dove vi è il limite di 50 chilometri orari, è possibile spingersi fino a un 55km senza ricevere alcuna multa. A scalare c’è un’extra di 3.5 km/h per i limiti di velocità di 70 chilometri e con la sanzione che dunque scattare in caso di velocità a 74 km/h.
Se parliamo di 90km/h, invece, bisogna tenere di riferimento un 4,5km/h aggiuntivo e con multe che vanno fino a 95km/h. In autostrada parliamo invece di una somma aggiuntiva di 6.5 chilometri rispetto ai famosi 130 chilometri: in questo caso le sanzioni andranno da un partire di 137 km/h in poi. E’ bene ricordare che superare i limiti di velocità comporterebbe non solo un problema economico ma anche una perdita dei punti sulla patente in base alla gravità della trasgressione.
Più precisamente parliamo di 3 punti nel caso di eccesso che va dai 10 ai 40 km, ben 6 lì dove si andasse oltre. Nell’assurda ipotesi in cui si andasse oltre 60 km rispetto ai limiti consentiti, scatterebbe una decurtazione di 10 punti e una sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
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