Ti capita di pagare le tasse di soggiorno quando vai in vacanza in un luogo in estate? Cosa sono e perché a volte sono così care
Quante volte ci è capitato di andare in vacanza, pensare di dover pagare una cifra specifica, per poi scoprire che invece dobbiamo pagare la tassa di soggiorno? Si tratta di una piccola cifra al giorno che siamo costretti a pagare quando andiamo a fare un viaggio e che aumenta in modo esponenziale il costo della nostra vacanza. Ogni volta ci ritroviamo a chiederci per quale motivo dobbiamo pagare questa cifra, ma puntualmente l’hotel, il bed and breakfast o in generale il luogo in cui andiamo ad alloggiare, ci fa sapere che non è una loro responsabilità, ma si tratta di una cifra stabilita che loro devono al comune.
Dunque, è una cosa che non dipende assolutamente da loro e ci ritroveremmo a pagare la stessa ed identica cifra anche se scegliessimo di frequentare un luogo diverso, ma sempre all’interno della stessa città. Ma perché questa cifra? Qual è la ragione che si nasconde dietro? Cerchiamo di capirlo insieme.
Tasse di soggiorno, per essere specifici, sono delle imposte locali che vanno pagate dalle persone che alloggiano in qualsiasi luogo di una città in cui vanno in vacanza. Si tratta di una tassa che è stata stabilita per sostenere le spese legate al turismo, serve a rendere i servizi pubblici migliori, a proteggere il patrimonio culturale e ancora tanto altro. Una piccola cifra da pagare che, in sostanza, serve a tenere belle le destinazioni che ci ospitano.
Tutti i turisti che decidono di soggiornare in una città turistica sono costretti al pagamento della tassa di soggiorno. Questa tassa, proprio come dicevamo, viene richiesta al di fuori della cifra che paghiamo al luogo in cui alloggiamo. Ci sono dei casi in cui questa tassa non va pagata, o meglio, per alcune categorie di persone: i bambini e gli adolescenti, ovvero tutti coloro che hanno sotto i 12 o 14 anni, non devono pagare questa cifra. Oppure se decidi di alloggiare in un luogo per molto tempo, la tassa viene applicata solo per i primi giorni. Infine anche gli studenti o i lavoratori stagionali, in alcune località, hanno la possibilità di non pagarla.
Nel nostro Paese, le tasse di soggiorno sono diverse da città a città, infatti dipendono anche dalla categoria della struttura oppure dalla stagione. Ci sono alcune città in cui la tassa è molto alta, ad esempio come Roma: nella nostra capitale, la tassa di soggiorno può arrivare anche fino ai sette euro. Poi c’è Venezia subito dopo, dove la tassa può arrivare invece fino ai cinque euro. C’è anche Firenze dove nelle strutture più lussuose la tassa può arrivare fino a questa cifra, stesso discorso anche per Milano. E poi c’è Rimini, dove la tassa può arrivare anche fino ai tre euro. Insomma, in generale, il massimo che pagherete come tassa è circa di sette euro, ma difficilmente andrete a pagare più di questa cifra.
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