Dopo l’arrivo di Threads in Europa, i vertici dell’azienda hanno rivelato piani molto ambiziosi per il futuro della nuova app rivale di X.
Da qualche giorno è arrivato su nostri smartphone un nuovo social network: Threads. Il suo nome era già abbastanza famoso, visto che gli utenti americani potevano utilizzarlo fin dallo scorso luglio. Meta, l’azienda che l’ha sviluppato, ha però atteso qualche mese prima di renderlo disponibile per gli utenti europei, che solo a partire dal 14 dicembre hanno potuto cominciare a utilizzare l’app conosciuta come “il rivale di X”.
Threads è infatti un social network basato sulla condivisione di messaggi di testo, in maniera molto simile a quanto fanno X (il vecchio Twitter) o Mastodon. In molti si sono chiesti per quale motivo un utente dovrebbe scegliere Threads al posto di una delle tante alternative disponibili e ora, Adam Mosseri, capo di Instagram, ha finalmente rivelato quali sono i piani che l’azienda ha per la sua nuova creatura.
Un progetto molto interessante, ma con alcune problematiche nascoste
Adam Mosseri, nei giorni successivi all’inizio della distribuzione europea di Threads, ha parlato per la prima volta di quello reali piani che l’azienda ha per la nuova app e per molte altre già pubblicate. Threads, infatti, nasce come estensione di Instagram, tanto che molti utenti di questo ultimo social network hanno ricevuto la notifica della disponibilità di Threads nei giorni scorsi proprio all’interno dell’app. Dal discorso del dirigente è emersa una nuova parola, che ha subito catturato l’attenzione degli appassionati: il fediverso.
Il richiamo al più famoso “metaverso” è subito evidente ma, in questo caso, ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso: il “fediverso” è una rete decentralizzata di servizi di social networking. L’obiettivo di Mosseri sembra essere infatti un’integrazione completa tra diverse app che fanno parte dello stesso universo. Per il momento gli unici pianeti a farne parte sono Instagram e Threads, ma le dichiarazioni di Mosseri sembrano anticipare l’arrivo anche di molto altro.
Questo significa, ad esempio, che ipoteticamente una persona che ha un account su Threads potrà interagire con una persona che ha un account su Instagram e viceversa. L’idea alla base, come si evince anche dal nome “fediverso”, è quella di federare diverse app in un unico ecosistema. Tutto questo, nel caso di Threads, è possibile grazie ad ActivityPub, un protocollo sviluppato dal World Wide Web Consortium (W3C) che permette di condividere contenuti tra account senza che siano necessariamente iscritti alla stessa piattaforma di social network.
Un piano certamente ambizioso, quindi, che però deve già fronteggiare le critiche di molti esperti in materie di privacy e sicurezza dei dati degli utenti. Per il momento, Mosseri suggerisce che solo gli account pubblici potranno mostrare i loro post su altri server federati e che gli utenti normali dovranno invece “scegliere esplicitamente” se attivare questa funzionalità.