Migliaia di terreni agricoli in vendita in tutta Italia. Di seguito la procedura per presentare un’offerta, può essere una grande occasione.
Nel 2016 l’ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) ha fondato la Banca nazionale delle terre agricole con lo scopo di rilanciare l’agricoltura in Italia, favorendo la nascita di imprese e valorizzando il territorio. Da allora sono moltissimi i terreni fermi per fallimento rimessi in vendita, anche con l’accesso a mutui agevolati per donne e giovani agricoltori.
Quindi uno strumento importante per coloro che intendono lavorare nel settore agricolo, ma che hanno più difficoltà a reperire capitali e terreni da sfruttare. L’impegno di ISMEA si conferma con la settima edizione della Banca nazionale dei terreni agricoli appena iniziata. L’iniziativa mette all’asta ben 428 appezzamenti agricoli, derivanti da attività fondiarie fallite.
Quindi al via l’asta per oltre 11mila ettari di terreni appartenenti all’ISMEA, alle Regioni e altri soggetti pubblici. Gli appezzamenti disponibili si trovano sparsi in tutta Italia dai grandi fondi in Puglia alle piccole proprietà toscane, per una vasta tipologia di terreni dalle vigne alle aree per seminativi.
Anche i prezzi delle terre sono diversi e vanno da meno di 100mila euro a un milione e mezzo. I prezzi dei terreni agricoli in Italia sono molto variabili. Si va dai quasi 47mila euro per ettaro nel Nordest del Paese ai 35mila del Nordovest. Prezzi molto più bassi nel Centrosud con cifre che si aggirano intorno ai 15mila euro per ettaro. In media il costo è di circa 22mila euro, ma con grandi oscillazioni come si vede.
Detto questo le offerte della Banca nazionale dei terreni agricoli potrebbero presentare delle opportunità interessanti. Per partecipare all’asta si deve accedere al sito dell’ISMEA, registrandosi ed effettuando una Manifestazione di Interesse (MDI) da confermare successivamente. Con la MDI si comunica infatti una PEC, sulla quale è inviato un link per la conferma. Questa va data entro 90 giorni dall’apertura dei termini, pena l’annullamento della MDI espressa.
Dopo questa prima fase, quanti hanno confermato la propria MDI ricevono una comunicazione con l’invito alla partecipazione alla vendita del terreno prescelto e con le procedure da seguire. Le offerte si inviano entro 45 giorni dall’invito con la spedizione di un’offerta cartacea o digitale in busta chiusa presso il Notaio banditore o il Notaio periferico. A questa va aggiunto anche un deposito cauzionale.
Il deposito deve essere pari al 10% del valore a base d’asta e versato mediante assegno circolare bancario non trasferibile e intestato a ISMEA. Altri titoli di credito non sono ammessi e determinano l’esclusione dalla procedura. Le offerte, per i primi 3 tentativi di vendita, sono accettate, se con importo pari almeno alla base d’asta.
Dopo la conclusione dei termini per la presentazione delle offerte il Notaio banditore apre le offerte pervenute, controllando la completezza e conformità ai criteri indicati in tutte le comunicazioni relative all’asta stessa e chiude la procedura di vendita del terreno.
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