Tassa di soggiorno, si vorrebbe aumentare a 25€ a notte

Il governo italiano sta vagliando la possibilità di incrementare la tassa di soggiorno, che potrebbe aumentare a 25€ a notte: scopriamo i dettagli del retroscena. 

Hotel
Albergo e l’aumento della tassa di soggiorno (codiciateco.it)

Agosto sta entrando nel vivo ed è il momento perfetto per dedicarsi alle partenze. Come non mai la voglia di viaggiare è alle stelle, non sentendo altro che il desiderio di staccare la spina e ritagliarsi del tempo per il meritato riposo dopo il lungo anno passato tra libri e studio.

Se si è pronti a dedicarsi alle vacanze, bisogna tenere conto non solo degli aspetti positivi della partenza, ma anche dei costi da affrontare. Tra questi, oltre al pernottamento, è importante ricordarsi della presenza  della tassa di soggiorno pagata quotidianamente da ciascun ospite. Proprio in merito a questa ci potrebbero essere dei cambiamenti sostanziali: secondo gli ultimi aggiornamenti il governo potrebbe presto aumentarla, facendole raggiungere un importo di 25 euro a notte.

Tassa di soggiorno in aumento a 25€? I vantaggi di questo scenario

Albergo
Tassa di soggiorno in aumento (CodiciAteco.it)

La tassa di soggiorno aumenta a 25 euro? Così sembra da una serie di ultimi aggiornamenti. La novità riguarda B&B, pensioni, hotel, agriturismo e case vacanze. Ad oggi la tassa di soggiorno si attesta mediamente intorno a 5 euro, ma il suo importo varia da regione a regione: il governo starebbe ponderando se aumentarla portandola a 25 euro, incremento considerevole che potrebbe avere un impatto davvero significativa per gli ospiti

Il provvedimento è sul tavolo con l’obiettivo di incrementare i fondi dei municipi e contrastare l’overturismo in quelle città italiane prese d’assalto (scopri qui un focus sulla tassa di soggiorno).

Tassa di soggiorno in aumento: le critiche

La novità in merito all’aumento della tassa di soggiorno ha detestato molto scalpore, facendo storcere il naso da parte delle associazioni del turismo, volte a tutelare i viaggiatori. Il timore è che una tassa così alta possa disincentivare i viaggi, mettendo in difficoltà il settore.

Il Ministero del Turismo non ha ancora preso una decisione finale sul da farsi, tanto che il dibattito è ancora aperto: a settembre è previsto un confronto tra le associazioni di settore per vagliare questa proposta e capire i suoi possibili scenari futuri e le ripercussioni.

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