Annuncio importante assegno di inclusione, c’è una grossa novità: ora anche questa categoria potrà beneficiare del sostegno mensile INPS
Arrivano novità importantissime per quanto riguarda l’assegno di inclusione, nonché il nuovo ammortizzatore sociale introdotto in Italia a inizio 2024 per le famiglie che che versano in condizioni economiche estremamente difficili. Subentrato al vecchio reddito di cittadinanza, l’ADI ha avuto modo di farsi conoscere e in questi primi quattro mesi – quasi cinque – in cui i richiedenti e poi beneficiari ne hanno capito regole, acquisti vietati e dinamiche varie ancora non del tutto note. Poi così come ogni misura nuova, va scoperta, approfondita e alcune zone grigie vanno sistemate e rese o bianche o nere.
Una cosa chiara sin da subito sono stati i requisiti: oltre a quelli relativi all‘ISEE di 9360 euro massimo e un reddito di 6.000€, all’interno di un nuclei familiare deve esserci necessariamente un bambino, un disabile che sia minore o maggiorenne oppure un anziano che non gode di una posizione finanziaria idilliaca. A quel punto è possibile avere un importo minimo da 480 euro al mese e che cresce proporzionalmente ai membri in casa e alla scala di equivalenza. Garantito per 18 mesi, si può successivamente rinnovare per altri 12 lì dove vi dovessero essere ancora i requisiti.
Svolta Assegno di inclusione, va anche agli svantaggiati
Ora però arriva una svolta che può riscrivere le dinamiche dell’ADI per il secondo semestre di quest’anno. Secondo quanto confermato dall’INPS, a rientrare nella misura sono anche i cosiddetti svantaggiati per i quali sono stati anche già sbloccati i pagamenti per il mese. Parliamo di profili inseriti in programma di cura presso le ASL come persone che hanno dipendenze da alcol o droghe, con disturbi di natura menale o fisica o altre situazioni particolari approvate dall’ente sanitario regionale di riferimento.
Ora anche questa categoria potrà usufruire dell’assegno mensile purché firmino il patto di attivazione digitale e si presentino presso i servizi sociali come da iter. Potranno ritirare la carta presso gli uffici di Poste italiane una volta arrivato l’sms ma in realtà anche senza, lì dove la domanda risultai comunque approvata: ritirata la carta, si potrà già iniziare a utilizzare per gli acquisti di prima necessità.
Acquisti vietati che possono far decadere l’ADI
Questa la lista di acquisti rigorosamente vietati:
- giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini;
- acquisti in club privati;
- acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
- giochi pirotecnici;
- prodotti alcolici.
Si ricorda inoltre che non è possibile utilizzare la carta ADI all’estero o per acquisti on line. L’utilizzo in tal senso, o per qualcosa dell’elenco, può comportare alla disattivazione immediata della carta su disposizione dell’INPS. Quindi meglio non scherzare. Né tanto meno provarci anche solo per curiosità, sperando che il magari il tentativo vada a buon fine.