Assegno unico con anche i relativi arretrati, ecco chi ne avrà diritto e quando arriverà questa cifra a dir poco più elevata del solito.
Come è noto, per molte famiglie sta diventando davvero complicato andare avanti ed arrivare, come si suol dire, a fine mese. Questo discorso si amplifica ancora di più, giorno dopo giorno, di questi tempi, dal momento che il caro prezzi rappresenta un flagello per moltissime persone. Che davvero devono andare a centellinare ed a valutare dettagliatamente ogni spesa per evitare di trovarsi in situazione che dire delicate è dir poco. In tal senso, un aiuto esterno da questo punto di vista può essere davvero un fattore importante.
Gli stipendi, infatti, in Italia sono fermi da tanto, troppo tempo ed allo stato attuale delle cose non sono sufficientemente adeguati rispetto a quello che è il costo della vita. Le spese aumentano, in tal senso, per una serie di fattori come i conflitti ed in generale un diffuso rincaro dei prezzi, ma la retribuzione è stantia. Per questo ci sono forme di misura assistenziale. Nel caso specifico ci riferimento all’Assegno Unico, vale a dire il beneficio che viene riconosciuto ad ogni famiglia con uno o più figli a carico. Per i nuovi dati decorre a partire dal settimo mese di vita e viene assicurato fino al compimento del ventunesimo anno di età. Andiamo a vedere le ultime circa il prossimo accredito.
Ad aprile diverse persone potrebbero ottenere decisamente un importo superiore rispetto al solito che viene riconosciuto per l’Assegno unico. Molti, infatti, andranno a beneficiare degli arretrati, vale a dire cifre che non sono state riconosciute in precedenza e che andranno a rendere più ricco il pagamento in questione. I pagamenti, per il mese di aprile del 2024, sono previsti per il 17, 18 e 19 aprile. Almeno quelli ordinari. Ma ci sono altre date da tenere in considerazione.
Per quelli che, invece, hanno offerto degli aggiornamenti relativi all’ISEE, la data viene posticipata. In questo caso l’accredito dell’Assegno Unico, secondo il calendario ufficiale, è previsto nel lasso di tempo che va dal 20 al 30 aprile. Inoltre, a marzo alcuni non hanno ricevuto questa misura. Il ritardo è legato alle festività di Pasqua, con l’INPS che non è riuscito a gestire il tutto. In questo caso il recupero della mensilità di marzo era previsto per il 2 aprile. Il tutto non ha fatto altro che alimentare ancora di più le polemiche nate attorno al pagamento del mese di marzo.
Ne hanno diritto tutti quelli che, in relazione a questo assegno, hanno maturato un credito nei confronti dell’INPS. L’accredito avverrà insieme al pagamento di aprile, in una unica, e quindi più ricca, soluzione.
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