Dopo una separazione, oltre ad affrontare il dolore dettato dalla rottura, bisogna tenere in considerazione anche aspetti pratici come per esempio l’assegno di mantenimento. Ma si pagano le tasse sugli alimenti? Scopriamolo insieme.
Se il matrimonio è uno dei momenti più belli della propria esistenza, al contrario, la separazione è uno dei peggiori, in cui ci si trova a perdere il proprio compagno di vita, che ha rappresentato non solo un grande amore, ma anche la nostra casa. Il coniuge è parte di noi, è la nostra famiglia e perderlo, anche se ci sono valide ragioni dietro l’addio, è sempre un forte dolore. Non a caso, si dice che lasciarsi rappresenta una perdita al pari di un lutto: la sofferenza aumenta quando si è marito e moglie da tanti anni, per non parlare se ci sono in ballo anche i figli.
Inoltre, separarsi non implica solo un enorme dispiacere, ma anche delle questioni pratiche da affrontare. Tra queste, spicca l’assegno di mantenimento, attribuito in sede di separazione al giudice e consistente in una prestazione economica dovuta al coniuge che si trova in condizioni economiche svantaggiate, mensilmente oppure in una sola erogazione, stabilita dal giudice in sede di separazione. Uno degli aspetti che spesso genera confusione riguarda la tassazione degli alimenti (scopri qui come si dividono i beni in caso di divorzio).
Se ci si appresta a fare il 730 e si è separati, percependo gli alimenti, ci si potrebbe chiedere se sia necessario indicare gli alimenti. Bisogna sottolineare come l’assegno di mantenimento versato dall’ex è considerato al pari di un reddito da lavoro: proprio per questo è soggetto alle aliquote IRPEF. Quindi, se vi state chiedendo se questi importi vadano dichiarati la risposa è sì. Ricordiamo, però, come l’assegno non è sempre tassato se non supera determinate soglie.
C’è poi una distinzione da fare: a differenza dell’assegno del coniuge, quello per i figli – pur dovendo essere inserito nell’ISEE – non va riportato nella dichiarazione dei redditi e non è tassato. Non si tratta, infatti, di un reddito da lavoro, ma di una compartecipazione al sostentamento dei figli (scopri qui come si calcola l’assegno di divorzio).
Visto che il coniuge che versa l’assegno di mantenimento può avere delle deduzioni se lo riporta nella sua dichiarazione, da un controllo incrociato il fisco può rendersi conto se chi riceve gli alimenti non lo inserisce nell’ISEE, evadendo così il fisco. Questo comportamento rappresenta un illecito tributario che prevede sanzioni economiche.
Anche se l’importo dell’assegno è talmente basso da non essere tassato, va comunque riportato nella dichiarazione dei redditi.
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