Successione: quanto costa la pratica e quali sono le spese da sostenere per la famiglia. I dettagli con tutti gli importi
La successione è una delle pratiche burocratiche di cui è necessario occuparsi all’indomani della perdita di una persona cara. Un’incombenza che non si può rinviare, che richiede una serie di documentazioni da produrre e che, ovviamente, ha anche dei costi che vanno messi in conto tra le spese da sostenere.
La procedura, infatti, comporta delle imposte di successione che variano in base al valore dei beni che vengono ereditati e al grado di parentela che si ha con il defunto. Per i parenti più stretti le aliquote sono più basse a differenza di quelli più lontani per i quali le cifre si alzano. Ma vediamo tutto nel dettaglio e quali sono gli importi da versare per tutti gli oneri.
Successione e spese da sostenere: gli importi
Con la legge di successione, nel nostro Paese, si procede ad affidare tutti gli averi della persona defunta nelle mani dei suoi eredi legittimi, sia quelli immobili, intesi come proprietà: da casa ad appartamenti, negozi ed edifici, che quelli mobili, ovvero averi di ogni tipo e di diverso valore: gioielli, liquidità, quadri, cimeli, opere d’arte e oggetti di valore.
La successione va sempre fatta dopo la scomparsa di una persona cara. Ad esserne esonerati sono solo il coniuge o i parenti in linea retta, se il valore complessivo dei beni è inferiore nella cifra lorda a 100 mila euro. Per tutti gli altri, sui beni gli eredi della persona defunta sono tenuti a pagare le imposte: la tassa di successione sugli immobili in base al rapporto di parentela pari al 2% per i parenti diretti e fino all’8% per quelli più lontani; l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria.
A regolare le aliquote e le franchigie sulle imposte per la successione è l’articolo 2, comma 48, del D.L. n. 262 del 2006 con percentuali diverse in base alle situazioni. Si parla del 4% del valore totale degli averi per i trasferimenti che vanno ai parenti in linea diretta per i patrimoni che superano 1 milione di euro; del 6% su quelli che vanno a fratelli e sorelle, da calcolare per ogni persona, per un valore superiore a 100 mila euro e a tutti gli altri parenti fino al quarto grado, gli affini in linea collaterale fino al terzo grado; dell’8% è, invece, quella per tutti gli altri soggetti.
Altre spese da sostenere
Alle tasse c’è da aggiungere poi la somma che va conferita al professionista che esegue la pratica. Se se ne occupa un notaio, la parcella varia in base all’entità del patrimonio e ai rapporti di parentela. A pagare il notaio devono essere tutti gli eredi, come previsto dalla legge in base alle quote di eredità. Anche le famiglie che si rivolgono ad un CAF dovranno sostenere delle spese di successione che possono variare in base all’ufficio territoriale in base al quale ci si rivolge. Si va da una cifra 250-300 euro per una successione semplice tra coniuge e figlio, si sale a 400 con due figli e via via fino ad arrivare anche ad un tetto di 1200 euro per le pratiche più complesse.