Successione, i giovani eredi saranno avvantaggiati: pagheranno meno tasse

Prende il via un’importante riforma in materia di successione. Autoliquidazione per le imposte e meno oneri per gli eredi più giovani, vediamo di cosa si tratta.

tasse di successione
Novità in materia di eredità, sta per essere introdotta una riforma sulle tasse di successione (CodiciAteco.it)

Prima della pausa estiva, il Governo ha approvato una serie di provvedimenti, tra questi c’è anche l’avvio in forma definitiva di una riforma che porterà grandi novità in materia di eredità; si punta ad una semplificazione delle procedure di successione, ma i vantaggi principali arrivano per gli eredi più giovani.

La riforma, infatti, riguarda soprattutto le modalità di calcolo e liquidazione delle imposte di registro, donazione e successione. Un cambiamento impostante che riguarderà anche il trasferimento d’impresa all’interno della famiglia e sulla tassazione dei trust. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la riforma.

Cosa cambia con la tassa di successione

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Gli eredi più giovani saranno avvantaggiati dalla nuova riforma (CodiciAteco.it)

Partiamo direttamente dalla novità più importante e rilevante della riforma. Gli eredi più giovani, nello specifico con un’età inferiore ai 26 anni, avranno la possibilità di accedere direttamente a parte dell’eredità. Se fino a questo momento la procedura prevedeva l’accettazione dell’eredità e il pagamento delle rispettiva tasse di successione per l’ottenimento dei beni, ora i più giovani potranno accedere prima all’eredità e usare i soldi presenti in fondi bancari o in altri istituti finanziari per saldare le imposte che gravano sul patrimonio ereditario.

Il concetto è molto semplice, usare parte dei soldi ottenuti in eredità per saldare tasse ed eventuali debiti lasciati dal defunto. L’idea è che proprio gli eredi più giovani possano trovarsi in difficoltà a saldare tutte le spese necessarie. Per questo motivo cade l’obbligo sulle banche e istituti finanziari di rendere subito disponibili i fondi agli eredi giovani; in questo modo le tasse dello Stato possono rimpolparsi con le entrate spettanti e gli eredi non si troveranno nella condizione di dover rinunciare all’eredità per evitare il pagamento delle tasse e di eventuali debiti presenti sull’asse ereditario.

Imposta di successione, introdotta l’autoliquidazione

L’altra novità importante introdotta dalla riforma e di cui parlava già da tempo è la modifica al sistema di calcolo e pagamento delle imposte che ora andrà in autoliquidazione. Si tratta di una semplificazione significativa che permetterà agli eredi-contribuenti di saltare alcune parti anche onerose, come il rivolgersi a commercialisti o altri esperti, e fare tutto da sé.

Nello specifico, il sistema con riforma prevede:

  • pagamento principale; l’erede dovrà versare il pagamento dell’imposta principale entro i 90 giorni dalla dichiarazione di successione.
  • Imposta complementare; da pagare solo se il Fisco in fase di controllo si accorge di eventuali errori avvenuti nel pagamento della tassa principale, per cui è richiesta un’aggiunta.
  • Abolizione dell’imposta suppletiva; viene quindi eliminata questa imposta, ma eventuali modifiche all’importo saranno gestite direttamente dall’ufficio competente.

Altra importante novità, oltre alla facilitazione e allo sgravio degli oneri di pagamento, è la possibilità di presentare la dichiarazione di successione per via telematica attraverso il modello precompilato che si trova sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Le riforme approvate in Consiglio dei Ministri entreranno in vigore a partire dal 1° Gennaio 2025.

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