Studiare in America è un sogno realizzabile, ma richiede una pianificazione attenta e una consapevolezza delle sfide e dei costi necessari.
Siamo abituati a pensare agli Stati Uniti come a un mondo di possibilità, un luogo dove le proprie aspirazioni possono prendere forma. Per molti giovani studenti, un’esperienza di studio in America è viste come un’esperienza unica, che promette crescita personale e accademica. Purtroppo, dietro a questa patina di opportunità, si nascondono realtà meno conosciute e decisamente meno piacevoli, soprattutto per quello che riguarda i costi e le sfide organizzative di un anno scolastico all’estero.
L’America ha da sempre diffuso la sua cultura attraverso film, musica e letteratura. Non sorprende, quindi, che ogni anno migliaia di studenti italiani provino ad afferrare la possibilità di studiare in questa iconica nazione. I genitori che hanno la disponibilità economica tale da regalare ai propri figli un’esperienza di questo tipo devono però fare attenzione a una serie di rischi, connessi soprattutto ai costi decisamente eccessivi che viaggi di questo tipo possono nascondere.
Una grande opportunità, che nasconde però costi esorbitanti e la possibilità di esperienze poco piacevoli
Partiamo subito parlando di cifre. Secondo una recente analisi, pubblicata sulle pagine del Corriere della Sera, un anno di liceo negli Stati Uniti può costare tra i 13.000 e i 20.000 euro. Un singolo semestre oscilla invece tra i 12.000 e i 17.000 euro. Questi costi comprendono ovviamente non solo le spese scolastiche, ma anche quelle legate alla vita quotidiana e alle attività extracurriculari. Ma soprattutto, sono spese che derivano dalla enorme quantità di pratiche burocratiche che devono essere sbrigate per permettere al giovane studente di partire e studiare in una scuola americana.
La scelta del programma giusto è cruciale. Gli studenti possono optare per il visto J-1, specifico per lo scambio culturale, o per il visto F-1, dedicato più specificamente allo studio. Ottenere il visto J-1 richiede un documento chiamato “DS-2019”, che viene emesso da una delle agenzie autorizzate negli USA. Contattare direttamente le agenzie statunitensi può offrire vantaggi come risparmio sui costi (tra 7.000 e 10.000 dollari).
Questa scelta non è priva di complicazioni. Gli studenti con visto J-1 non hanno controllo sulla selezione della famiglia ospitante e della scuola a cui verranno assegnati. Si tratta di una lotteria: si può finire in una prestigiosa high school in una grande città, come in una scuola meno rinomata in una piccola cittadina. Questo aspetto può influenzare significativamente l’esperienza complessiva dello studente.
Oltre a questo, ci sono ovviamente i rischi connessi a molti altri aspetti di questa esperienza. Nonostante le agenzie svolgano controlli sui precedenti penali delle famiglie ospitanti e sulle loro condizioni abitative, ci sono stati casi di studenti che hanno subito abusi o che sono stati trascurati dalle famiglie ospitanti. Questi episodi, seppur una minoranza, sottolineano l’importanza di scegliere agenzie affidabili e di essere ben informati sui diritti e le protezioni disponibili per gli studenti internazionali.
Per rispondere a questi dubbi è stato fondato diversi anni fa il “Committee for Safety of International Students”, un ente che si occupa per l’appunto del controllo del benessere degli studenti internazionali. I consigli principali sono quelli di verificare i controlli sui precedenti penali effettuati dall’agenzia, esaminare come l’agenzia risponde alle emergenze, verificare l’adeguatezza della famiglia ospitante e la presenza di potenziali conflitti di interesse e, infine, controllare la disposizione scolastica e assicurarsi che lo studente abbia accesso al proprio passaporto e ai numeri di emergenza.