Se avete l’abitudine di rimanere sempre un po’ di tempo in più in ufficio, ecco cosa dovete sapere sugli straordinari: così ve li pagheranno.
Per quanto, per contratto, ogni lavoratore dipendente abbia il dovere e il diritto di rimanere sul posto di lavoro per un determinato numero di ore al giorno, in realtà non tutti riescono a rispettare questo quantitativo di tempo. Sono tantissime le persone che, per via di carichi di lavoro eccessivi o per la speranza di essere notati, “regalano” all’azienda minuti in più, dai pochi fino alle mezz’ore o alle ore intere.
In realtà, però, bisogna sapere che gli straordinari vengono pagati e vengono regolarizzati solo in alcune specifiche situazioni e che molte aziende non li vedono di buon occhio, soprattutto perché significano costi in più. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere in merito, per non cadere nella trappola di regalare preziosi minuti di lavoro senza esserne ripagati!
Straordinari al lavoro, se vuoi vederteli pagati fai così
Per un contratto a tempo pieno, fare gli straordinari significa lavorare oltre le canoniche quaranta ore settimanali: se a volte può essere l’azienda stessa a richiedere ai propri dipendenti uno sforzo in più, altre volte è il lavoratore stesso che decide di fermarsi. La legge, però, fissa un limite massimo di ore lavorative a settimana, che si attesta sulle 48 ore e stabilisce anche un tetto alle ore di straordinario, che possono essere massimo 250 all’anno.
Di fatto, quindi, quando l’azienda chiede straordinari per necessità produttive impreviste, eventi particolari o situazioni di forza maggiore, i dipendenti possono rifiutarsi di fermarsi se e solo se il proprio contratto collettivo non prevede il ricorso al lavoro straordinario. Inoltre, ci si può rifiutare se la richiesta non corrisponde a reali necessità aziendali, se consiste in quantità di tempo decisamente superiori all’ordinario o se questa necessità non viene adeguatamente motivata.
In merito al pagamento, il Ccnl Commercio prevede una maggiorazione del 15% a partire dalla quarantunesima e fino alla quarantottesima ora settimanale di lavoro, che sale oltre al 20% se si supera la 48esima ora di lavoro. Il Ccnl Metalmeccanici, invece, impone un limite massimo di 2 ore giornaliere e 8 ore settimanali di straordinario ma differenzia la maggiorazione tra turnisti e chi svolge un orario tradizionale. Altro caso, invece, quello degli straordinari pagati a forfait, con una quota fissa mensile che viene versata anche se in quel determinato mese non sono state svolte ore aggiuntive.