Una storica sentenza ha stabilito che l’IMU non va pagata in questi casi. Un sollievo per gli italiani che dovranno dire addio ad una spesa importante.
In queste ore non si sta facendo altro che parlare della storica sentenza pronunciata e che ha previsto come in alcuni casi l’IMU non dev’essere pagata. Per chi non lo sapesse, l’IMU è la tassa correlata alla proprietà degli immobili. Viene quindi erogata tenendo conto del valore dello stesso e di altre requisiti più specifici inerenti la casa stessa.
Queste tasse chiaramente costituiscono un’ulteriore somma che gli italiani hanno a carico e che devono sborsare. Ma tutto è cambiato, almeno dopo questa sentenza pare si sia aperto uno spiraglio di luce in materia. Di cosa si tratta? Non resta che analizzare quanto pronunciato la Corte Costituzionale.
La sentenza pronunciata in questi giorni ha certamente colpito gli italiani, il ragionamento che è stato posto in essere è abbastanza semplice. Il proprietario di una casa di cui non può disporre perché gli è stato occupato non può certamente essere chiamato a pagare le tasse che gravano su quel bene. Soprattutto se ha fatto di tutto per farlo liberare quindi ricorrendo alle vie legali, ossia denunciandolo penalmente da chi ne ha preso il possesso indebitamente. E’ vero che ne è il proprietario ma non ne ha il pieno godimento. Gli è stato occupato ed ha fatto di tutto per ripristinare la situazione originaria.
Quindi per questo motivo non spetta alla persona in questione dover pagare l’IMU. Questo è in estrema sintesi quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale che si è pronunciata quindi a difesa delle proprietà degli immobili occupati sia pubblici che privati in molte città italiane e che da anni le amministrazioni locali, le Prefetture hanno difficoltà a liberare. Quindi è stato un modo per uscire dal paradosso che si era avuto fino al 2022 dove si è preteso che pagassero l’IMU.
La sentenza della Corte Costituzionale è veramente importante perché segna un punto di rottura con quello che era l’orientamento giurisprudenza precedente e che intravedeva nella mera proprietà il requisito fondamentale su cui poggiava il pagamento dell’IMU.
Il governo Meloni già nel 2023 era intervenuto introducendo la norma che a partire dal primo gennaio 2023 aveva esentato i proprietari degli immobili occupati. E che avevano denunciato penalmente tale situazione, al versamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili. Ma la norma giustamente non ha un’efficacia retroattiva perché vale dal primo gennaio del 2023 ,cioè non è possibile in altri termini richiedere il rimborso di quanto indebitamente già versato ai Comuni negli anni precedenti. Quindi vale solo per l’IMU successiva e non per quella già erogata.
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