Stipendio agosto: cosa succede in busta paga per i lavoratori. C’è chi riceve una maggiorazione e chi dei tagli, vediamo perché
Agosto è tempo di ferie ma anche di bilanci. Come sarà la busta paga di questo mese? La maggior parte dei lavoratori la potranno consultare tra la fine del mese e gli inizi di settembre quando arriveranno anche gli accrediti.
Per alcuni non ci saranno belle sorprese al ritorno dalle ferie in quanto la quota mensile potrebbe essere più bassa delle attese e questo non dipende dal fatto che si siano assentati o meno dal lavoro perché, ricordiamolo, le ferie sono retribuite. Ci sono, infatti, altre ragioni, che potrebbero portare al taglio dello stipendio, ma non per tutti.
Stipendio agosto: chi riceve di più
Tra i lavoratori che riceveranno più soldi per lo stipendio di agosto ci sono tutti coloro usufruiscono dello sgravio contributivo introdotto dal Governo Meloni per il 2024 per ridurre la differenza tra stipendio lordo e netto tagliando il cuneo fiscale.
Lo sgravio scende al 7% per chi riceve una busta paga fino a 1.923 euro e al 6% per tutti gli altri lavoratori che ottengono al mese meno di 2.692 euro. Un provvedimento che consente di avere fino a 100 euro in più in busta paga.
Altri dipendenti, inoltre, nel mese di agosto riceveranno anche il conguaglio Irpef. Si tratta di coloro che hanno scelto il datore di lavoro come sostituto d’imposta. In questo caso riceverà il rimborso chi ha presentato la dichiarazione dei redditi con il modello 730 oltre il 20 giugno (gli altri invece lo hanno già ricevuto).
Soldi in più arriveranno, poi, per i lavoratori che lavoreranno il giorno di Ferragosto e che, in accordo con il proprio datore di lavoro, avranno una maggiorazione dello stipendio rispetto a quanto stabilito dal proprio contratto collettivo.
Chi, invece, riceve di meno
Dei tagli in busta paga ci saranno, invrece, per tutti i lavoratori che presentano una doppia Certificazione Unica. Di quanto saranno? Dipende dalla decisione presa e comunicata con la presentazione della dichiarazione dei redditi. Il debito può essere pagato in un’unica soluzione o anche dilazionato attraverso il pagamento delle rate, in busta paga, fino a novembre 2024.