L’Italia, come ogni altro Paese, ha le sue normative e procedure per regolare l’avvio e il percorso di una start-up: se hai intenzione di crearne una, analizziamo gli step per capire come procedere.
Questa guida completa ti aiuterà a fondare una start-up e portarla avanti nel suo percorso di sviluppo. In virtù del fatto che può rappresentare un grande punto di svolta, è importante conoscerne le regole e le modalità d’avvio. Nonostante le difficoltà economiche nel quale vive il Paese oggi, le quali rendono molti imprenditori titubanti nell’avviare una nuova attività , non mancano le possibilità per intraprendere un lavoro autonomo. E’ di certo fondamentale possedere gli strumenti e le conoscenze giuste.
Il Bel Paese è senza dubbio un ambiente stimolante per rendere concrete le idee innovative. L’aumento delle chiusure aziendali ha interessato soprattutto le imprese semplificate e l’industria delle costruzioni, stando al rapporto CERVED sul 2023. Altri settori, invece, continuano a registrare delle prospettive positive.
Start-up: come avviarla in Italia
E’ importante attraversare delle diverse fasi organizzative se si vuole costruire una start-up in Italia. In primis, bisogna definire in modo chiaro l’idea imprenditoriale e redigere un business plan, importante per strutturare le fasi successive e utile a convincere gli imprenditori. In secondo luogo, andrà aperta una Partita Iva in modo da poter registrare ufficialmente l’azienda per il trattamento fiscale.
Servirà prendere in considerazione diverse opzioni di finanziamento: dai prestiti bancari, alle sovvenzioni governative, agli investitori privati. Possono rappresentare un’ottima soluzione anche le piattaforme di crowdfunding per raccogliere il capitale necessario all’avvio dell’attività . Una volta ottenuto il denaro, si dovrà registrare la società presso il registro delle imprese, come ditta individuale, SRL o SPA. Un professionista del settore può aiutare a comprendere quale sia la soluzione più conveniente.
Lo stesso governo italiano offre delle opportunità importanti alle start-up, sostenendole economicamente attraverso diverse iniziative. Ad esempio, il Ministero dello Sviluppo Economico offre programmi di sostegno specifici, ai quali già nel 2022 ha aderito il 3,7% delle nuove imprese registrate: un aumento del triplo rispetto al trimestre precedente. Al momento, le regioni che vedono più start-up in avvio sono Lombardia, Lazio e Campania, con un numero sempre crescente di imprenditori under 35. Questo dimostra come l’Italia offra terreno fertile per quanto riguarda l’avvio di un’attività .