Pagare le tasse relative al consumo dell’acqua ormai è un’impresa. Aumentano sempre più le bollette in Italia
L‘acqua si può considerare come il bene necessario per la vita di tutti gli esseri viventi sulla faccia della Terra. Senza di essa sarebbe pressoché impossibile andare avanti. Purtroppo anche con il cambiamento climatico tante zone del mondo soffrono dell’acqua che scarseggia.
Intanto in Italia, l’acqua comporta anche gravi problemi dal punto di vista economico per milioni di famiglie in tante regioni del paese.
Secondo delle ricerche effettuate dalle Analisi del XIX Rapporto di Cittadinanzattiva c’è stato un netto aumento del 4% dei costi idrici nel 2024. E siamo solo nel mese di marzo.
Città più colpite
Il 22 marzo è la giornata mondiale dell’acque e cominciamo a sottolineare che nel 2023, la media del pagamento delle bollette riguardanti l’acqua per le famiglie italiane è stata pari a 478 euro. Una bella batosta da sopportare, viste le altre spese che i nuclei familiari sono costrette ad effettuare.
Difficoltà specialmente per quelle famiglie con tante persone che vivono nello sotto lo stesso tetto. Secondo le statistiche in soli 6 anni c’è stato un aumento del +17,7% rispetto al 2018. Davvero uno sbalzo che nessuno avrebbe mai previsto prima.
Tra i problemi principali che portano al conseguente aumento, sicuramente c’è lo spreco dell’acqua che causa gravi rincari che diventano insopportabili per i cittadini.
La maglia nera della città in cui si è registrato il rincaro più alto è Vibo Valentia, in Calabria: si registra infatti un aumento percentuale di circa il 16%. Segue Isernia che ha visto raddoppiare le spese annuali per le tasse dell’acqua.
Zone più economiche
La questione dell’aumento delle tasse dell’acqua è stato spesso anche fonte di grandi discussioni all’interno del Governo italiano che cerca da tempo di sistemare questa gravosa situazione.
Tra le polemiche che spesso nascono tra i diversi partiti c’è la differenza dei prezzi tra nord e sud d’Italia. Infatti, Milano capoluogo della Lombardia e seconda città più popolosa del paese rientra tra i comuni meno cari per le bollette dell’acqua con una spesa media di 184 euro.
Per quanto riguarda le province in generale, Frosinone resta al primo posto con tasse che toccano cifre di 867 euro a famiglia, cifre quasi impossibili da affrontare.
La regione d’Italia più cara invece è la Toscana con ben 732 euro di media annuale; il Molise appare come la più “economica” con una tariffa pari a 226 euro.
Come spesso fanno tante campagne di sensibilizzazione uno dei problemi critici è particolarmente nel Sud e nelle Isole, registrano percentuali di dispersione superiori al 50%, con punte del 62%.
Sempre secondo i dati emersi, una famiglia composta da almeno 3 persone tende a consumare almeno 182 metri cubi di acqua, davvero un’enormità.