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Bonus e agevolazioni per risparmiare soldi: uno strumento molte volte indispensabile per milioni di famiglie italiane

Isee
Documento per bonus e agevolazioni – codiciateco.it

I pagamenti sono sempre dietro l’angolo, che siano le bollette, gli abbonamenti ai mezzi pubblici o le attività sportive dei figli e tanto altro. Lo sanno bene le famiglie che ogni mese fanno i salti mortali per far quadrare i conti. Per provare a risparmiare, però, è necessario rivolgersi il prima possibile a un Caf, Centro Assistenza Fiscale.

L’Isee corrente: quando e come farlo

Isee corrente
Isee corrente – codiciateco.it

In Italia l’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è il principale documento con il quale si attesta la ricchezza di un nucleo familiare e dunque a quali agevolazioni si ha diritto. Esistono vari tipi di Isee. Quello detto corrente è l’attestazione che tiene conto di redditi e patrimoni riferiti all’anno precedente (e non due anni come quello ordinario) o addirittura in certi casi negli ultimi due mesi alla presentazione della Dsu, ma bisogna rispettare determinate scadenze e procedure.

Con l’Isee corrente risulta sempre un valore più basso rispetto all’attestazione ordinaria e dunque una maggiore possibilità di accedere a bonus e agevolazioni. Su quando si può fare l’Isee corrente, dipende dalla voce che ne giustifica la richiesta: non ci sono scadenze particolari per chi vuole beneficiare ma l’attesa è più lunga nel caso di variazioni significative al patrimoniali, che siano mobiliare o immobiliari.

Tra i documenti da presentare per la richiesta dell’Isee ordinario ci sono quelli che riguardano redditi percepiti e patrimoni posseduti due anni prima. Non è caso per molti è un arco di tempo sbagliato perché anche solo in pochi mesi la situazione economica di una famiglia può cambiare molto.

Per tale motivo si prova a “riparare” con l’Isee corrente che si può chiedere che si può chiedere nel caso in cui nell’anno successivo a quello preso in considerazione dall’Isee ordinario, il nucleo abbia subito un peggioramento della situazione economica. Per chiedere l’Isee corrente, come per quello ordinario, bisogna sempre prima presentare la Dsu. Successivamente si valuta se persistono le situazioni che consentono l’aggiornamento dell’indicatore presentando l’Isee corrente.

Come prevedono l’articolo 28-bis del Decreto legge 34/2019 e l’articolo 7 del Decreto legge 101/2019, l’Isee corrente si può verificare nel caso in cui si dovesse verificare una delle seguenti situazioni: interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini Irpef) per uno o più componenti il nucleo familiare o variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25% rispetto al calcolo dell’Isee ordinario. Per quanto riguarda l’aggiornamento dei redditi non ci sono scadenze: l’Isee corrente si può richiedere già a inizio anno, ma solo dopo aver ottenuto l’ordinario.

 

 

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