Talvolta spostare il mutuo da una banca ad un’altra può sembrare una mossa saggia. In realtà, ci sono degli aspetti che tutti si dimenticano di considerare…
A far subentrare la necessità di chiarire a cosa si va incontro spostando il mutuo, è stato il risultato di una ricerca che ha visto nel 2023 un aumento delle domande di surroga, ossia di passaggio del finanziamento da una banca all’altra al fine di trovare delle condizioni più favorevoli.
L’aumento dei tassi di interesse imposto dalla BCE ha portato risultati disastrosi: da una parte, si è registrato un calo di richieste di mutui, dall’altra molte persone hanno cercato escamotage per abbassare la rata del proprio. Giovani coppie hanno rinunciato all’obiettivo di acquistare la prima casa, mentre famiglie con mutuo a tasso variabile si sono ritrovate a pagare un importo raddoppiato. Il 2023 sembra essere stato un anno da incubo per il settore immobiliare. Per evitare che altre persone compiano gli stessi errori, è bene fare chiarezza circa alcuni aspetti che potrebbero apparire come vantaggiosi, ma in realtà non lo sono.
Mutuo, quando non conviene affatto spostarlo da una banca all’altra
La surroga del mutuo consente di trasferire il debito da una banca all’altra per migliorare le condizioni del contratto. L’obiettivo di chi compie questo passaggio è quello di pagare un importo della rata mensile più basso, passando dal tasso variabile al tasso fisso. L’istituto di credito non può opporsi alla richiesta del cliente, tuttavia può rinegoziare i termini per spingerlo a cambiare idea.
Sono molte le famiglie che hanno potuto effettivamente bloccare e ridurre la rata, dovendo accettare un prolungamento del piano di dilazione. La procedura da affrontare non è complessa ma necessita di tempo: si dovrà presentare la richiesta alla nuova banca e poi apportare la documentazione necessaria. Quest’ultima consiste in tre diversi tipi di documenti che fanno riferimento ai dati anagrafici del richiedente, agli estremi lavorati e ai riferimenti del mutuo precedente.
In quanto al costo del passaggio, non sono previste delle spese a carico del mutuario. E’ solo necessario pagare la tassa sull’ipoteca, che ammonta a 35 euro. Ogni altro costo, come atti notarili, spese di istruttoria o per la perizia dell’immobile, sarà sostenuto dalla nuova banca. Riepilogando, nel momento in cui si trova un’offerta migliore per il mutuo (si veda, ad esempio, l’ultima proposta da Unicredit), la surroga è sempre l’opzione migliore.