Dopo tanto tempo richiesto per abituarci, Spid è già pronto a diventare obsoleto: le ultime notizie sul suo addio che ora è imminente.
E’ innegabile che allo stato attuale delle cose il mondo della tecnologia vada a dei ritmi che spesso sono difficili da gestire e da reggere. Soprattutto per chi magari non è più giovanissimo. In passato, infatti, nel momento in cui veniva introdotta una novità in qualunque ambito, si aveva quasi la certezza che essa sarebbe diventata praticamente una certezza nella vita di tutti quanti noi. Almeno per circa un decennio, prima magari di essere superata magari dal nuovo che avanza, come si suol dire. Di questi tempi, però, questo tipo di accelerazione è molto più rapida.
Le tecnologie, infatti, vanno avanti con il progresso senza una apparente soluzione di continuità. Ed ora ad essere in difficoltà non sono più solo gli anziani, ma anche chi magari si aggira intorno ai 50 anni e non ha più l’elasticità mentale tipica di chi è più giovane. Una delle novità più significative degli ultimi anni è sicuramente quella rappresentata dallo Spid, vale a dire dal servizio di identità digitale che è stato introdotto di recente. Ci ha messo tanto tempo ad essere assorbito dagli italiani dal momento che aveva delle complessità ed ora è già pronto a dire addio.
La sigla Spid sta per Sistema Pubblico di Identità Digitale. Viene offerto da vari enti, come Poste Italiane ed InfoCert, ed è diventato negli anni una sorta di certezza per tutti quanti noi. Di recente, però, è da registrare qualche dato che è sorprendente per molti. Sta, infatti, via via andando a scomparire in favore di Cie, che registra una crescita esponenziale. L’intenzione della politica è quella di sopprimere questo sistema e, come raccontato da “Tecnologia.Libero“, a breve l’addio si concretizzerà.
A quanto pare, infatti, Spid non potrà essere inserito nell’IT-Wallet, il portadocumenti digitale che è in arrivo, che invece potrà contenere solo ed esclusivamente la CIE. Lo stesso discorso vale anche per l’EUDI Wallet. Dal momento che si tratta di un qualcosa di imminente, si tratta praticamente di un colpo di grazia sul futuro di Spid. Ad agosto scorso il Governo ha stanziato 40 milioni per rinnovare per altri due anni Spid, ma ora si ha la netta sensazione che il 2025 possa essere l’ultimo anno per questo sistema. A proposito di Spid Poste, ecco come recuperare nome utente e password.
A spingere il Paese in questa direzione sono anche i dati relativi alla crescita di CIE. Alessio Butti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, ha pubblicato i dati relativi a questa crescita. Solo a gennaio 2024 ci sono state 4.444.819 installazioni attive dell’app CieID, salite già a luglio a ben 5.819.905. Chiudiamo a proposito di Spid Poste su come recuperare il codice OTP.
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