Spese condominio, i costi sostenuti dal condomino che possono essere portati in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
In un condominio le spese da sostenere non mancano di certo. Ci sono quelle ordinarie di manutenzione e di gestione delle parti comuni che i condomini devono affrontare periodicamente. A esempio, sono spese ordinarie quelle relative alle pulizie delle scale, all’illuminazione, alle riparazioni generiche come serrature e sostituzione delle lampadine, e via di seguito.
Si tratta di spese contenute e facilmente prevedibili. I costi invece sono molto più sostenuti per le spese straordinarie, cioè di quei costi che non rientrano nelle spese ordinarie che abbiamo visto. A pagare queste spese sono i proprietari degli immobili con esborsi che possono essere notevoli. Tuttavia, almeno in parte, queste spese possono essere portate in detrazione mediante la dichiarazione dei redditi.
Le spese che possono essere detratte sono quelle che riguardano la ristrutturazione delle parti comuni del condominio. Queste sono specificate dal Codice Civile e riguardano le componenti dell’edificio che sono necessarie all’utilizzo comune. Per esempio le fondamenta, i pilastri e le travi portanti, le scale, i portoni d’ingresso, i portici, i cortili, le facciate, i tetti.
Sono considerate parti comuni anche quelle che servono per i parcheggi e per i servizi in comune come la portineria (compresa l’abitazione del portiere), la lavanderia, i sottotetti. Anche le opere e i manufatti destinati all’uso comune sono inseriti in questo elenco. A esempio l’ascensore, gli impianti idrici e fognari, le cisterne, i sistemi centralizzati di trasmissione e distribuzione del gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento.
Le spese relative a queste e altre voci possono essere detratte ma devono avere delle precise caratteristiche ed essere relative a lavori specifici. Devono infatti essere di manutenzione, di ristrutturazione e di restauro; di efficientamento energetico; antisismici; destinati ad abbattere le barriere architettoniche; effettuati per migliorare la sicurezza all’interno dello stabile.
Per quanto riguarda la dichiarazione del 2024 (relativa ai redditi 2023) queste spese sono detraibili al 50 per cento, ma con un massimale. Questo è pari a 96mila euro. Ma per la detrazione fiscale oltre a tutta la certificazione che attesta la spesa sostenuta singolarmente serve anche un documento che attesti la spese avute da tutto il condominio.
Il certificato che attesta le spese complessive deve essere rilasciato dall’amministratore del condominio. Quest’ultimo deve comunicare all’Agenzia delle Entrate tutti gli esborsi sostenuti e la data nella quale questi pagamenti sono stati effettuati. Ricordiamo che le detrazioni per questi interventi straordinari sono possibili solo per i proprietari degli immobili, non per i conduttori (gli inquilini) cui non spettano le spese straordinarie.
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