Quali categorie di beneficiari riceveranno le ricariche del Reddito di Cittadinanza (o RdC): ecco tutte le informazioni in merito.
La Legge di Bilancio 2024 ha soppresso il Reddito di Cittadinanza (RdC), sostituito dall’Assegno di Inclusione (o ADI), una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale rivolto alle fasce deboli. La Carta RdC è stata sostituita di conseguenza con la Carta di Inclusione. Alcuni beneficiari dei sostegni economici, però, hanno continuato a ricevere degli accrediti mensili sulla carta del vecchio Reddito di Cittadinanza. In particolare, sono previste nuove ricariche delle carte RdC per alcune categorie di beneficiari. Ecco chi sarà interessato da questi accrediti.
Con la soppressione del RdC, sostituito dall’Assegno di Inclusione e dal Supporto Formazione e Lavoro, tutti coloro che non rientrano nelle fasce deboli ma che fino allo scorso anno avevano percepito il Reddito di Cittadinanza si trovano quindi esclusi dall’ADI. A tal fine, la nuova Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’introduzione di sostegni economici per disoccupati e inoccupati.
Secondo quanto stabilito dall’INPS, sulla carta RdC è stato erogato fino ad aprile l’Assegno Unico per le famiglie che ne avevano diritto. Da marzo è diventato invece obbligatorio richiedere l’Assegno Unico per tutte le categorie, così da ricevere l’accredito sul conto corrente. Ad aprile, quindi, gli unici titolari di Reddito di Cittadinanza che riceveranno gli importi dell’Assegno Unico su carta Rdc sono quelli ai quali spettano eventuali arretrati.
Oltre agli accrediti dell’Assegno Unico, sulla carta del Reddito di Cittadinanza sono state versate le mensilità per le quali si aveva un credito. Proprio in questi giorni, sulle vecchie carte RdC sono stati registrati movimenti in accredito. In data 22 aprile, ad esempio, è stata versata l’integrazione dell’Assegno Unico non riconosciuta lo scorso anno ai percettori del RdC con figli a carico fino a 21 anni.
I beneficiari che non hanno più la Carta RdC possono denunciare lo smarrimento della carta stessa per riceverne una nuova dall’Ufficio Postale. A quel punto sarà possibile ottenere le ricariche dall’INPS con gli importi attesi. Nel caso in cui gli Uffici Postali non avessero più a disposizione queste carte si consiglia di contattare l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) per ricevere indicazioni precise.
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