Assegno di Inclusione (ADI), le date dei versamenti di luglio per i beneficiari delle misura. Sono possibili sorprese.
Sono iniziate da poco le consuete operazioni mensili di pagamento delle numerose prestazioni erogate dall’INPS dalle pensioni all’Assegno Unico e Universale. AD essere coinvolti milioni di cittadini e famiglie. Il calendario di appuntamenti è quindi fitto di giornate da tenere bene a mente.
Tra i vari versamenti è da ricordare anche quello relativo all’Assegno di Inclusione. La misura si è affiancata al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), prendendo parzialmente il posto del Reddito di Cittadinanza (RdC), ormai abolito dal 1° gennaio dell’anno in corso. I centinaia di miglia di percettori della prestazioni sono in attesa dei pagamenti delle somme loro spettanti, che in genere avvengono in due tranche distinte.
I beneficiari dell’Assegno di Inclusione dovranno attendere ancora qualche giorno per le ricariche delle loro carte. Infatti come indicato nel messaggio 835 del 26 febbraio 2024, il pagamento delle ricariche successive alla prima, i cosiddetti rinnovi per quanti hanno mantenuto i requisiti per accedere alla prestazione, avverrà a luglio il giorno sabato 27.
Ma occorre tener conto che il giorno del ritiro della carta di inclusione per quanti hanno presentato domanda a giugno, con risultato positivo ai controlli, e sottoscritto il Patto di attivazione digitale (PAD) nello stesso mese è fissato per lunedì 15 luglio. Ma bisogna fare un’osservazione. Le lavorazioni relative ai due pagamenti si avviano almeno un paio di giorni delle date indicate.
Significa che le ricariche potrebbero essere attivate anche qualche giorno prima, se la lavorazione è conclusa senza intoppi. Per avere conferma della data esatta di disponibilità della somma si può consultare il Fascicolo previdenziale del Cittadino, accessibile sul sito dell’INPS dopo autenticazione con SPID, CIE e CNS. Sul documento sono presenti le date di disponibilità della somma erogata.
Ricordiamo che è condizione essenziale per l’erogazione dell’AdI, il mantenimento dei requisiti necessari. In special modo si deve dimostrare la frequenza alle politiche attive al lavoro, scelte a momento della firma del Patto di servizio personalizzato (PSP) presso i Centri per l’Impiego. Ad avere diritto della misura sono le famiglie con ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro in cui vivono soggetti in condizioni di svantaggio socio-economico, seguiti dai servizi pubblici, minorenni, anziani con almeno 60 anni o disabili.
Oltre i requisiti di carattere sociale ed economico, è poi necessario sottoscrivere il PAD nella piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) gestita dall’INPS e successivamente il PSP, partecipando attivamente ai programmi riattivazione al lavoro. Scopo della prestazione infatti è l’erogazione di un sostegno economico durante la fase di inclusione sociale e lavorativa.
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