In quanti hanno l’abitudine di mettere lo smartphone in carica vicino al letto? Non c’è niente di più sbagliato e pericoloso: vediamo il perché.
La maggior parte delle persone ha l’abitudine di mettere in carica lo smartphone di notte per ritrovarlo carico e pronto all’uso l’indomani. Spesso scrollare le homepage dei social è l’ultima cosa che si fa prima di dormire e leggere le notifiche è la prima quando ci si sveglia. Proprio per questo, per comodità si tiene il cellulare sul comodino o sulla prima superficie disponibile accanto al letto, ignorando tuttavia i pericoli in agguato.
Nonostante si tratti di un’abitudine radicata nel 62% delle persone, come scoperto da un recente studio, non c’è nulla di positivo nel lasciare il dispositivo in carica accanto a sé per tutte le ore notturne. Lo ha ribadito la stessa Apple in un discorso relativo all’uso consapevole e sicuro del melafonino. Tutti possono ammettere che avere la sveglia a portata di mano nonché messaggi e notifiche varie è una comodità senza precedenti. Ma dopo aver scoperto quali rischi si corrono, ognuno cambierà idea.
Cellulare in carica vicino al letto: mai lasciarlo così di notte
In alcune situazioni, lo smartphone potrebbe rappresentare un pericolo piuttosto grave. Non parliamo solo di onde elettromagnetiche, bensì di rischi di surriscaldamento o incendi. Il primo avvertimento lanciato dalle case produttrici dei cellulari (e, più in generale, dei dispositivi elettronici) consiste nell’evitare la carica su superfici morbide o infiammabili. E’ il caso, ad esempio, di letti o comodini: questi comportano il rischio di surriscaldamento e, di conseguenza, di incendi. Non si tratta di avvertimenti infondati: nascono per scongiurare tragedie e pericoli già accaduti e visti.
Ancora, l’abitudine di tenere il cellulare affianco durante la notte condiziona la qualità del sonno: molti utenti sono spinti ad usarlo fino a poco prima di chiudere gli occhi, ignorando che la luce blu emessa dai dispositivi può disturbare i ritmi circadiani, non stimolando la produzione di melatonina, l’ormone del sonno. Questo comporta insonnia, sonno disturbato o difficoltà ad addormentarsi. La conseguenza di questa pessima routine prevede lo stress, l’ansia, la depressione e problemi cardiaci.