Sicurezza sul lavoro, in discussione in Parlamento le modifiche sulla patente a punti per i cantieri. Ma le critiche non mancano.
Purtroppo la cronaca continua a presentare il bilancio drammatico delle morti sul lavoro. Le ultime 7 a Suviana alla centrale idroelettrica Enel. Le denunce di incidenti sul lavoro con esiti mortali, sono, secondo i dati dell’INAIL, ben 119 nei primi due mesi di quest’anno. Un numero che oggi è molto più alto.
Le ultime novità su questo tema doloroso arrivano dal governo con un emendamento presentato al decreto PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, ma criticato da opposizione e sindacati. Al centro della discussione la sicurezza sul lavoro e la patente a punti per i cantieri, proposta dal governo dopo la drammatica giornata del 16 febbraio, quella della strage al cantiere Esselunga di Firenze, quando i morti furono 5.
A cambiare con le proposte del governo è la cosiddetta patente a punti per i cantieri, obbligatoria a partire dal 1° ottobre di quest’anno. La prima novità riguarda la certificazione dei requisiti per il rilascio della patente che si baserà su un’autodichiarazione. I controlli su questo punto saranno effettuati successivamente, con la revoca per gli inadempienti.
Tra i requisiti si aggiunge la nomina di un Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, con una dotazione iniziale di punti per la patente pari a 30 e un minimo di 15 per operare in cantiere. Un cambiamento riguarda la possibilità di operare anche con meno di 15 punti se i lavori superano il 30 per cento del valore del contratto. Sarà possibile anche aggiungere dei crediti ai 30 iniziali.
Le modalità di attribuzione dei punti in più e quelle di recupero del punteggio tagliato saranno chiarite da un decreto del ministero del Lavoro. Sicuramente non sarà possibile recuperare i punti persi con i corsi di formazione, come si diceva nella prima stesura del decreto per la patente a punti. Questa potrebbe essere estesa anche ad altri settori produttivi oltre all’edile. Ma anche in questo caso occorre attendere un decreto ad hoc.
Sono ritoccate anche le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo della patente. Saranno pari al 10 per cento del valore dei lavori e comunque non inferiori a 6mila euro. Altro cambiamento riguarda la tabella con i tagli di punti per la varie infrazioni. La correzione del ministero del Lavoro arriva dopo che le opposizioni avevano giudicato troppo miti per alcuni casi gravi.
Alcuni esempi delle decurtazioni. Per un incidente che causa un’inabilità temporanea assoluta oltre i 60 giorni il taglio è di 5 punti (invece dei 10 inizialmente presentati). In caso di inabilità permanente al lavoro parziale la decurtazione è di 8 punti (in precedenza erano 15).
Restano 15 in caso di inabilità permanente assoluta. Le opposizioni hanno bocciate le novità giudicate del tutto insoddisfacenti, così come i rinvio ad un ulteriore decreto per definire tutta la questione.
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