Sicurezza sul lavoro, l’intervento annunciato per contrastare le irregolarità nei contesti produttivi. La proposta presentata.
Le recenti morti avvenute il 16 febbraio di 5 operai edili in un cantiere della Esselunga a Firenze, hanno accesso di nuovo il dibattito sul tema delicato e troppo spesso dimenticato delle morti sul lavoro in Italia. Nel 2023 gli incidenti mortali denunciati all’INAIL sono stati 1041, come segnalato dagli organi di informazione, un numero più basso rispetto all’anno 2022, ma comunque ancora molto elevato.
In calo anche le denunce di infortuni, circa 585mila, ma in crescita le patologie di origine professionale denunciate: circa 72mila. Cifre quindi ancora molto alte e che rispecchiano una triste realtà del Paese, dove troppo spesso si muore di lavoro e al lavoro. E proprio la sicurezza sul lavoro resta al centro della discussione politica con le pressanti richiesti dei sindacati al Governo di maggiori risorse in questo settore.
Sul tema della sicurezza del lavoro, strettamente legato al tema del rispetto delle norme esistenti e del contrasto al lavoro nero, si è espressa la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. Come riportato dall’ANSA, in occasione del “Forum in masseria”, l’esponente del Governo meloni ha anticipato una delle proposte in vista di un nuovo provvedimento sulla sicurezza sul lavoro.
“Noi facciamo la proposta di reintrodurre il reato penale per l’interposizione illecita di manodopera“, queste le parole della ministra Calderone. La quale continua dicendo che la manodopera illecita è presente quando non vi è regolarità nel distacco e nei contratti di appalto. Nel suo giudizio la depenalizzazione del reato, avvenuta nel 2016, non ha dato risultati positivi nel contenimento delle irregolarità.
Le parti sociali saranno convocate già nella giornata di lunedì 26 febbraio per affrontare la questione. Al centro della discussione soprattutto la situazione nel settore edile, dove i rischi possono essere maggiori viste le tipologie di attività che si svolgono. Maggiore sicurezza anche nella filiera degli appalti con il contrasto del lavoro sommerso e del caporalato.
Si attendono quindi una serie di norme su appalti e contrasto al lavoro nero. Mentre si annunciano nuove risorse per rafforzare ulteriormente l’organico dell’Ispettorato del Lavoro, dopo l’ingresso dei nuovi ispettori tecnici avvenuti nel 2023. Si attendono quindi più controlli nel corso del 2024.
Ricordiamo che il numero maggiore di decessi nello scorso anno è avvenuto nelle regioni del Nord Ovest, con 270 decessi, poi nel Sud con 255 casi, segue poi il Nord Est con 233 morti denunciate all’INAIL, il Centro con 193 decessi e infine le Isole con 90 morti. Cifre in calo rispetto gli ultimi anni, come accennato, ma ancora troppo elevate.
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