Vendere online senza Partita Iva: vediamo quando è possibile farlo e a quali condizioni. La guida completa per chiarirsi le idee
Oggi vendere online è diventato un business in continua crescita ed evoluzione. Si può comprare di tutto, dalla spesa di tutti i giorni alle medicine, passando per l’abbigliamento, gli accessori e l’elettronica. Ma per fare tutto questo serve la Partita Iva o si può procedere anche senza? Vendere online senza partita IVA è possibile, ma solo in certi casi.
In questa guida ti spieghiamo quando non è necessario avere la Partita Iva per la vendita online e quando, invece, è obbligatorio. C’è una sostanziale differenza nelle modalità di vendita e alcune eccezioni che bisogna conoscere per evitare di diventare un libero professionista o costituire una società. Facciamo chiarezza.
Vendere online senza partita Iva: l’occasionalità
Si può vendere online senza Partita Iva quando l’attività svolta avviene in modo occasionale e dunque non è frequente, quando non si ripete in modo costante e preciso nel tempo magari perché viene svolta come attività sussidiaria ad un’altra, proponendo beni e servizi in una modalità che non si contraddistingue come attività continuativa e professionale.
In questo caso, i guadagni non creano reddito d’impres e per questo non è necessario emettere fatture elettroniche e altri adempimenti standard legati all’attività assidua in quanto i proventi vengono considerati come redditi diversi. C’è da dire però, che, in queste circostanze l’attività non può avere un vero e proprio e-commerce. Un store online è, infatti, considerata un’attività di vendita a tutti gli effetti.
Se la vendita, invece, viene svolta in maniera assidua e costante nel tempo, allora in questo caso è obbligatorio l’apertura di una partita IVA e il pagamento delle tasse allo Stato.
Come vendere senza Partita Iva
Per chi vuole vendere i propri prodotti senza aprire un e-commerce, e dunque senza avere la Partita Iva, può sfruttare i Marketplace come Ebay, oppure Facebook, che danno agli utenti un marchio sicuro a cui affidarsi anche se i venditori sono tanti e diversi e lo fanno in maniera sporadica e non continuativa. Non si tratta che di mediatori di vendita che consentono a piccole realtà di mostrare ad un ampio pubblico i propri prodotti in cambio di una commissione, una per ogni transazione eseguita. Attenzione però perché il noto Amazon non rientra in questa categoria: non è un marketplace e richiede il possesso della Partita Iva.