In caso di divorzio, come si effettua la gestione dei beni tra i due coniugi in caso di separazione giudiziale?
I dati parlano chiaro, in Italia ci sono quasi due divorzi ogni mille abitanti. Si parla di circa 70 mila divorzi all’anno, una media di poco superiore a quella europea, che resta il continente con il maggior numero di divorzi sul pianeta. Le motivazioni di una separazione sono molteplici, il primo è la mancanza di fedeltà , poi troviamo conflitti e litigi continui.
A seguire, tra le cause di divorzio, ci sono i problemi economici, la dipendenza da droghe, il matrimonio in età giovanile, i problemi di salute, infine la violenza domestica. Qualunque sia la motivazione, nell’85% dei casi la separazione è consensuale. Quando una coppia si separa, occorre affrontare alcuni processi burocratici, tra questi ovviamente figura la gestione dei beni. Divorzio, ma quanto costa: i tempi e la spesa.
Separazione dei beni per una coppia separata: come gestire i beni tra moglie e marito
La gestione dei beni al momento del divorzio naturalmente è influenzata dal regime patrimoniale scelto dai coniugi al momento del matrimonio: ossia l’aver scelto la comunione o la separazione dei beni. Nel primo caso, questa condizione implica la comproprietà di entrambi i coniugi, per quote uguali, su tutto ciò che è stato acquistato dopo il matrimonio.
Non importa chi abbia pagato, si divide tutto a metà . Non rientrano nella comunione dei beni le spese effettuate prima del matrimonio, lo stesso vale anche per le somme di denaro ricevute tramite donazione o successione anche dopo il matrimonio. Anche i conti correnti, anche se intestati a una sola persona, vengono suddivisi a metà . Come si calcola l’assegno di divorzio e quanto prenderesti: gli esempi.
Quando una coppia divorzia, la comunione dei beni viene meno e si divide tutto al 50%. Il giudice non è autorizzato a dividere i beni, ma si limita a trattare solo dell’affidamento dei figli, dell’assegnazione della casa, dei contributi per il mantenimento. La richiesta della separazione dei beni è un processo separato. Cosa non fare assolutamente prima di un divorzio: rischi di avere la peggio.
Gestione dei beni in caso di separazione: comunione o separazione dei beni tra coniugi
Nonostante il divorzio, i coniugi possono anche scegliere di mantenere la comunione dei beni. La divisione dei beni può essere in accordo o in disaccordo. In questo ultimo caso, il procedimento passa per il Tribunale, attraverso una causa, ma ciò comporta una spesa legale abbastanza onerosa. Divorzio, quanto chiedere per il mantenimento: calcolare l’assegno è facilissimo.
Se la comunione dei beni non raggiunge un accordo, interviene il giudice con la divisione giudiziale. È il giudice, in questo caso, che divide i beni in parti uguali tra i coniugi. Eredità , se si è in comunione di beni cosa ottiene il coniuge. Se i beni in comune sono indivisibili, si possono mettere in vendita attraverso un’asta pubblica.
Il ricavato, poi, si divide a metà . Se, invece, al momento del matrimonio, la coppia ha scelto la separazione dei beni, i beni personali non subiscono effetti, restando di proprietà del rispettivo coniuge. Occorre però fornire le prove di una titolarità , altrimenti i beni sono considerati comuni. Debiti durante il matrimonio: chi paga in caso di separazione.