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Sei un dipendente pubblico o statale e ti servono soldi? L’INPS potrebbe aiutarti, ma solo se acquisti questo

Servono soldi per il mutuo o per altro, invece della banca il dipendente pubblico può rivolgersi all’INPS. L’aiuto è davvero sostanzioso.

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Per i dipendenti pubblici oltre alle banche c’è la possibilità di prestiti con l’INPS (CodiciAteco.it)

Quando c’è bisogno di un prestito cospicuo, come per esempio il mutuo per l’acquisto della casa, la prima cosa che si pensa di fare è quella di rivolgersi alle banche; si valutano i tassi di interesse proposti così come la validità temporale che ci vedrà impegnati nella restituzione del prestito e così, al fine di trovate “l’offerta” migliore alle nostre esigenze.

Tutto giustissimo ovviamente, ma sapevate che anche l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale accorda prestiti anche parecchio onerosi? Ebbene sì, non soltanto gestione di pensioni ed agevolazioni pubbliche e statali per cittadini e famiglie in difficoltà, l’INPS si occupa anche di mutui. E le soglie di prestito possono arrivare anche alla cifra massima di 300mila euro che difficilmente si potrebbe anche solo pensare di chiedere ad una banca.

Mutui INSP, tutto quello da sapere: chi può richiederli e quali sono le soglie di prestito

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Come funzionano i mutui INSP (CodiciAteco.it)

Partiamo con il dire che gli accordi di prestito con l’INPS sono riservati, e quindi possono essere richiesti, dai lavoratori del settore pubblico e statale. Questo vuol dire che per i lavoratori dipendenti del settore privato resta la prassi delle banche e dei vari istituti di credito a seconda della somma necessaria.

A seconda poi del bene da acquistare, INPS ha stabilito delle soglie massime di richiesta. Come si anticipava il mutuo per l’acquisto della prima casa può raggiungere la cifra di 300mila euro con tempi di restituzione che vanno dai 10 ai 30 anni. Range che si abbassa a 15 anni se il richiedente ha raggiunto i 65 anni di età.

Ma l’Istituto prevede anche finanziamenti per l’acquisto di box auto, per esempio, così come per la formazione di studio di un familiare o addirittura le ristrutturazioni dell’immobile. In questo casi, le somme massime che si possono richiedere sono rispettivamente di 75mila euro, 100.000 e 150mial euro, con tempi di restituzione che sono sempre quelli riferiti al mutuo per la casa.

Infine, si può chiedere all’Istituto anche una surroga o portabilità di un mutuo già esistente.

Come richiedere ed ottenere la portabilità del mutuo con INPS

Si può diventare anche schiavi di un mutuo contratto con le banche, soprattutto nei casi di variabilità che sottostanno particolarmente alla vulnerabilità ed imprevedibilità del mercato. Insomma può diventare, in casi del genere, davvero difficile riuscire a rispettare e pagare le rate del mutuo alla banca.

I lavoratori statali hanno anche la possibilità di rendere più stabile la loro situazione richiedendo all’INSP la portabilità del mutuo ovvero chiedere all’Istituto di farsi carico della restante parte di prestito da restituire alla banca e poi passare al pagamento del mutuo con l’INPS. È necessario presentare domanda all’Istituto affinché svolga le necessarie verifiche e deliberi a riguardo -con tempi massimi che per legge non possono superare i 75 giorni- dopodiché, in caso di positività, l’INPS ha 120 giorni di tempo dalla presentazione della domanda per liquidare il mutuo.

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