Per i genitori che sono separati o divorziati è possibile fare domanda all’Inps ma sono se si rispettano alcuni requisiti specifici
Quattro anni fa stavamo conoscendo il Covid, questa epidemia proveniente da lontano che sarebbe diventata pandemia. Oggi possiamo dire che tutto è passato, che il peggio è alle spalle, ma in alcuni casi ci sono ancora effetti negativi, soprattutto, come sempre, di chi ha una situazione economica poco florida. E non mancano casi di genitori separati o divorziati che hanno diritto all’assegno di mantenimento ma per via del lavoro perso o diminuito dell’ex coniuge che doveva provvedere a pagare, i pagamenti sono saltati perché la pandemia ha influenza negativamente il lavoro di chi doveva erogare l’assegno.
Genitori separati, quando si può chiedere il bonus all’Inps
L’Inps prevede la misura rivolta ai genitori assegnatari per aiutarli a uscire da questa situazione. Si tratta del Bonus Genitori Separati, un sostegno finanziario di 800 euro mensili per garantire continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento in favore dei figli.
I requisiti per accedere al Bonus sono che il genitore non deve aver ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 per via di un’interruzione o riduzione dell’attività lavorativa oppure, sempre a causa della pandemia, una diminuzione del reddito di almeno il 30% rispetto al 2019. Infine il reddito del genitore richiedente relativo all’anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento, non deve superare gli 8.174,00 euro.
Ad oggi è già possibile presentare la domanda. La procedura è aperta dal 12 febbraio e ci sarà tempo fino al 31 marzo 2024. Le istanze si possono presentare direttamente all’Inps sul sito dell’ente utilizzando il servizio online Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento. Bisogna autenticarsi mediante SPID, carta di identità elettronica, o Carta nazionale dei servizi per accedere al servizio. È anche possibile rivolgersi a un Caf.
Ovviamente per dimostrare lo stato economico bisogna allegare della documentazione. Innanzitutto quello che attesta il diritto all’assegno di mantenimento (dunque la sentenza di separazione che attesti il diritto all’assegno di mantenimento), ma anche i dati relativi all’altro genitore e ai figli conviventi nel periodo a cui si fa riferimento. Il contributo è pari all’importo non versato fino a un massimo di 800 euro mensili, per un massimo di 12 mensilità. Tutti le informazioni si possono trovare nel Messaggio dell’Inps numero 614 del 09-02-2024.