Modello RED, in quali occasioni il pensionato deve utilizzare questa modulistica. La procedura da seguire con scrupolosità.
Diverse prestazioni previdenziali e assistenziali erogate dall’INPS sono strettamente collegate al reddito del titolare il trattamento. In più, l’assegnazione di alcune prestazione e di alcuni benefici sui trattamenti erogati dipendono dal livello del reddito del titolare e talvolta anche del suo nucleo familiare.
Quindi trattamenti pensionistici o erogazioni assistenziali possono aumentare o diminuire a seconda del reddito del beneficiario. Per questo a volte l’INPS effettua l’accertamento reddituale con cadenza periodica per verificare eventuali modifiche della condizione nota. Il modello RED in questo contesto è molto importante e in alcuni casi è vincolante per l’ottenimento di specifiche misure. Vediamo nello specifico chi deve presentarlo e in quali circostanze.
Come accennato diverse prestazioni sono strettamente collegate al reddito e richiedono l’invio della documentazione RED sulla quali L’INPS effettua le proprie verifiche sui requisiti. Nel dettaglio le misure per cui inviare questo importante modello sono le prestazioni per invalidità civile, le pensioni sociali, gli assegni di invalidità, gli assegni sociali, la quattordicesima o somma aggiuntiva, le maggiorazioni sociali sulle pensioni, i trattamenti di famiglia, le integrazioni al trattamento minimo.
Si tratta dunque di un numero cospicuo di prestazioni e misure di varia natura con beneficiari diversi. I titolari di queste prestazioni devono presentare il modello RED ogni anno, al fine di consentire all’INPS il controllo della presenza del diritto al trattamento, la sua consistenza e misura. Infatti l’INPS eroga in forma anticipata e provvisoria queste prestazioni, in attesa della dichiarazione dei redditi (con modello 730 o con modello PF) del pensionato.
Ci sono comunque degli esoneri da quest’obbligo per alcuni gruppi. In particolare non sono tenuti alla presentazione del modello RED coloro che hanno soltanto redditi derivanti da: pensioni o rendite estere; da lavoro autonomo, anche occasionale; indennità di funzione o gettone di presenza; lavoro parasubordinato equiparato al lavoro autonomo per fini previdenziali. Alcuni trattamenti assistenziali sono quindi strettamente connessi al reddito del titolare e sono concessi entro uno specifico limite di reddito.
Per questo L’INPS deve verificare periodicamente che i requisiti per l’accesso siano ancora presenti. In particolare per l’assegno sociale, per la pensione ciechi e sordi, per la pensione di invalidità (invalidi totali) e per l’assegno di invalidità (con diminuzione delle capacità lavorative tra il 74 e il 99 per cento). Queste ultime misure sono destinate a invalidi con età compresa tra i 18 e i 66 anni.
Se l’INPS invia una richiesta di riscontro reddituale, il beneficiario deve presentare domanda di ricostituzione reddituale, altrimenti rischia la sospensione della prestazione in relazione agli anni di reddito non comunicati e la restituzione dei benefici ricevuti.
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