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Se sei un insegnante preparati: accadrà nei prossimi 5 anni

Sei un insegnante? Non importa se di elementari, media, superiori o università: è in ogni caso in arrivo un ottima notizia. Ecco di cosa si tratta 

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Se sei un insegnante preparati che c’è una buona notizia – CodiciAteco.it

Insegnare è il sogno di migliaia di italiani che realizzano un percorso duro e tortuoso per conseguirlo. Ma ne vale la pena, alla fine. E non solo per il classico ‘posto fisso‘ che significa lavorare spesso con orari flessibili, talvolta addirittura settimana corta, con uno stipendio buono e garantito e con un intero periodo estivo potenzialmente libero una volta terminata l’annata scolastica. Tuttavia, come appunto si diceva, non è solo questo. Anzi: per chi ha la passione dell’insegnamento questo è solo successivo, un di più, accolto ovviamente con entusiasmo, ma solo in secondo momento.

Insegnare, del resto, è fondamentale. La scuola è la seconda fonte di educazione e cultura subito dopo la famiglia o spesso anche prima, dunque il compito per quanto spesso banalizzato è piuttosto serio: è dai professori che dipenderanno le future generazioni, non solo sul piano culturale ma anche educativo. La nuova generazione di futuri adulti, lavoratori e professionisti passerà tra i banchi scolastici e l’approccio negli anni più sensibili della gioventù è determinante per gettare le basi per il domani.

La scuola è fondamentale, spesso più delle famiglie

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I docenti saranno molto richiesti nei prossimi 5 anni: il dato che emerge – CodiciAteco.it

Inoltre, cosa primaria, la cultura salva. Permette di avere la meglio anche quando si arriva da un contesto sociale magari meno fortunato, concedendo allo studente di avere tutt’altra vita all’indomani rispetto alle difficoltà magari passate. Fare da insegnante, dunque, è una missione di vita ed è propriamente così che viene giustamente vissuta da molti: un dovere per la formazione dei giovani. Che sia elementari, scuole medio o superiori poco importa: ogni contesto è fondamentale a modo suo. Basti pensare che i giovani passano in media più tempo tra le mura scolastiche, per rendere l’idea di quanto sia centrale la scuola. E lo sarà ancor di più prossimamente.

Secondo uno studio, ovvero più precisamente un report di Unioncamere e ministero del Lavoro sulle “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine”, tra i vari mestieri che saranno maggiormente richiesti ci saranno anche i docenti.  Tra il 2024 e il 2028, infatti, maestri e professori saranno molto richiesti e indistintamente tra ambito pubblico e privato: si stima che 139-147mila saranno ricercati per la scuola pre-primaria e primaria, così come altri 112-119mila in quella secondaria.

Boom insegnanti: il dato per il prossimo quinquennio

Ciò significa che chi è da tempo in attesa di una cattedra potrà finalmente sistemarsi a stretto giro, tempo appena di resistere ancora un po’ con supplenze o impegni momentanei. Così come è una notizia positiva per anche tutti i quasi docenti in uscita dall’università e pronti a intraprendere il percorso scolastico, questa volta sul fronte lavorativo, appena laureatisi. Il prossimo quinquennio sarà quindi molto favorevole per gli operatori nel settore dell’istruzione. C’è chi da tempo si batte affinché tale figura riceva il giusto riconoscimento, cosa che non sempre avviene in una società dove il professore è spesso bistrattato sia dalla società che dallo stesso Paese tra normative e dinamiche varie.

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