Chi percepisce l’Assegno di Inclusione, è bene che si prepari perché sta per ricevere una telefonata fondamentale per continuare a riceverlo.
L’Assegno di Inclusione continua ad arrivare nelle case degli italiani ma chi non rispetta le regole rischia di vederlo sfumare e può essere anche a causa del tempo o di una distrazione. Il Governo Meloni era stato chiaro quando ha deciso di sospendere il Reddito di cittadinanza e di far nascere l’Adi. Il nuovo sostegno non deve essere solo un, seppure fondamentale, supporto economico ma deve diventare la porta che conduce al lavoro per tutte quelle persone che sono disoccupate e hanno un’età dai 18 ai 59 anni (ritenuti abili al lavoro a meno di presenza di handicap fisico o mentale).
Per arrivare a percepire l’Assegno di Inclusione gli italiani hanno dovuto firmare il Patto di attivazione digitale che prevede come primo step un incontro con i servizi sociali per valutare le reali problematiche del nucleo familiare e creare una sorta di programma che porterà gli abili al lavoro a trovare un’occupazione, fermo restando che nel frattempo riceveranno un assegno mensile che varia dai 500 euro a salire in base all’ISEE e ai componenti del nucleo familiare. Ma una volta incontrati i servizi sociali, non è finita lì, perché il percettore dell’Adi dovrà presentarsi ciclicamente per raccontare la sua storia.
Assegno di Inclusione: sta per arrivarti una chiamata, guai per chi non risponde
C’è chi non ha ancora ricevuto la prima telefonata dei Servizi Sociali e questo perché c’è tempo 120 giorni e dal momento che il sussidio è partito a gennaio 2024, c’è la possibilità che qualcuno non abbia ancora ricevuto comunicazioni. Fate bene i conti: se sono passati 120 giorni dall’attivazione del vostro Assegno di Inclusione e nessuno vi ha chiamati, presentatevi voi al servizio sociale della vostra zona, altrimenti rischiate di perdere tutto e ricominciare da capo.
Spiega l’Inps: “Per le domande di ADI presentate tra il mese di dicembre 2023 e il mese di gennaio 2024 e messe in pagamento a partire dal mese di gennaio 2024, tale termine ha iniziato a decorrere dal 26 gennaio 2024 (data di avvio della trasmissione ai Comuni delle domande accolte), pertanto, dal 25 maggio 2024 sono iniziati progressivamente a scadere i 120 giorni previsti per presentarsi al primo appuntamento presso i Servizi sociali“.
Da quel momento i percettori dell’Assegno di Inclusione dovranno presentarsi ai Servizi Sociali ogni 90 giorni.
La seconda chiamata prevede una nuova analisi del nucleo familiare, in cui verrà appurato se la situazione riscontrata al primo incontro è rimasta immutata o se ci siano stati cambiamenti, per esempio per quanto riguarda i soggetti occupabili e non occupabili. Se gli occupabili sono stati indirizzati presso i centri per l’impiego, verrà analizzata la situazione lavorativa, la partecipazione ai progetti di inserimento e alle politiche attive del lavoro.
Per coloro ai quali verrà riscontrata una mancata partecipazione attiva ai progetti, ci sarà la revoca immediata del sussidio.