Può talvolta capitare di non ricevere il bollettino della tassa sui rifiuti da pagare: cosa mi tocca fare in casi simili? Ecco tutte le info utili a riguardo.
Nella gestione di casa le cose da tenere in considerazione e da non dimenticare per evitare delle conseguenze che potrebbero essere importanti sono davvero tante. E non sempre è facile, dal momento che il tutto va fatto mentre si conduce in avanti la propria carriera e la propria vita professionale, oltre che quella legata al nucleo familiare. Per questo motivo, sulla base di quanto detto fino a questo momento, ci sta che alcune informazioni durante il percorso possano sfuggirci. Che non tutto possa risultarci chiaro al 100%.
Un aspetto sempre controverso è quello legato alle tasse da pagare, visto che alcune procedure non sono per niente facili da condurre in porto ed intuitivi. Per esempio, un tema estremamente delicato è quello legato alla tassa sui rifiuti, la cosiddetta TARI. Ma che cosa succede nel momento in cui non mi arriva il bollettino da pagare a casa. Non tutti sanno, infatti, che il fatto che non arrivi il modulo per pagare a casa non vuol dire che questa imposta non vada pagata. C’è un iter da rispettare e da percorrere che può salvarti da grattacapi e da noie non di poco conto.
Nonostante istintivamente ed intuitivamente si potrebbe pensare che, nel momento in cui non arriva il bollettino, non sono tenuto a pagare questa imposta, recuperandola al prossimo giro di pagamenti, ci teniamo a precisare subito che non è così. Per niente. Chi non riceve questo bollettino, infatti, non è esente dal pagamento. Se il bollettino non arriva, la prima cosa da fare è contattare il proprio Comune, chiedendo il perché di questo ritardo. E valutando così se può ancora aspettare o se si deve procedere in autonomia.
Per calcolare l’importo della TARI da pagare, bisogna andare sul sito del proprio Comune ed inserire tutte le informazioni relative all’immobile, accertandosi poi di dati, aliquote e procedure da seguire. Calcolato l’importo, si va in banca o presso un ufficio postale per pagare quanto dovuto di tasse dei rifiuti tramite F24. Il codice tributo è 3944 e va inserito nella sezione “IMU e altri tributi locali”. Nell’ultimo periodo c’è il serio rischio che la TARI aumenti e la paura è tanta.
La prima ipotesi da tenere in considerazione è che si proceda con un recupero di quanto si deve attraverso una cartella esattoriale ed in questo caso il danno può essere importante in termini economici. In alternativa, ricorda che per tasse come la TARI la prescrizione scatta dopo 5 anni. Scaduto questo termine, lo Stato non potrà più richiedere di pagare l’importo in questione.
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