La scadenza per il pagamento dell’acconto per l’IMU è già terminata. Se non hai pagato dovrai aspettarti delle comunicazioni da parte del Comune
Hai pagato l’IMU? La tassa sugli immobili diversi dalla casa principale è alquanto onerosa ma l’acconto va versato entro il 16 giugno, termine, dunque, già scaduto. Per gli enti locali si tratta di entrate indispensabili per le proprie finanze e dunque è difficile “scappare” dai controlli che vengono fatti, ancora più serrati negli ultimi anni.
Se non rientri in una delle esenzioni previste e non hai pagato l’IMU, ti arriva certamente una comunicazione a casa. Vediamo di cosa si tratta e perché faresti bene a non evitarla.
16 giugno e 16 dicembre sono le due scadenze fisse per il pagamento dell’IMU, rispettivamente acconto e saldo, a meno che non si voglia pagare in un’unica soluzione entro il 16 giugno. Per chi non rispetta le scadenze con il pagamento delle rate, partono subito gli accertamenti da parte del comune per la riscossione dell’imposta. Un’attività che può essere svolta in autonomia o anche affidandosi a società e agenzie convenzionate.
Se alla scadenza non hai ancora pagato l’IMU puoi regolare la tua posizione con il pagamento in ritardo tramite il ravvedimento operoso. In questo modo pagherai una sanzione ridotta. In alternativa riceverai una comunicazione del Comune in cui hai la casa per la quale non hai pagato la tassa. Si tratta di un avviso di accertamento.
Se ignori questa prima comunicazione non pagando entro i termini indicati o al massimo non presenti ricorso davanti alla Corte di Giustizia Tributaria per chiedere l’annullamento, riceverai a casa la notifica di una cartella di pagamento.
Se anche la cartella di pagamento viene ignorata evitando di versare quanto dovuto entro il termine dei 60 giorni imposti in questi casi, non si chiede la rateizzazione o non si impugna il provvedimento per qualsiasi ragione, il Comune è costretto ad attivare azioni di recupero nei confronti del cittadino che non ha pagato l’IMU. Queste di solito vengono svolte dall’Agente di riscossione o dal Concessionario convenzionato con il Comune. Cosa può succedere? Si può procedere al fermo amministrativo dei veicoli o anche al pignoramento di beni immobili, anche diversi da quelli dove l’IMU non è stata pagata o anche beni mobili, come stipendi, pensioni e conti correnti.
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