In caso di mancato versamento dei contributi è possibile ricevere comunque la pensione? Ecco le misure che sono presenti nell’apparato pensionistico.
Molte possono essere le motivazioni che comportano l’impossibilità di una persona nel versare i contributi. Figure casalinghe, persone che non hanno mai lavorato o che il loro lavoro non è mai stato messo in regola. Tante le situazioni che, ovviamente, come ogni paese civile, costituiscono un’esigenza dello stato nel sostenere e aiutare queste figure spesso bisognose. Proprio per questo, con l’idea di non lasciare mai nessuno indietro, esistono degli strumenti economici che permettono a queste persone di essere sostenute almeno in piccolissima parte.
Pensione senza contributi: ecco gli strumenti economici
Paese civile, sì, non è una provocazione, ma la costruzione di un paese che pone come primo obiettivo quello dell’aiuto e della gestione dei propri cittadini. Alla base del welfare e di tutti i servizi è presente l’esigenza naturale di un paese civile e democratico nel difendere e aiutare i propri cittadini. Sanità pubblica, trasporto e tutti i servizi che lo stato mette a disposizione per i propri cittadini, proprio per rispondere dell’esigenza madre di un paese come il nostro: non lasciare nessuno indietro e occuparsi di tutti i cittadini e delle loro esigenze.
Una visione della società molto comunitaria che punta ad accrescere il senso di comunità. In questo senso comunitario, che accumuna tutti noi nella costante esigenza di non voltarsi mai dall’altra parte, ma a fissare il problema e renderlo di tutti. Un modo di vedere il mondo che non lascia nessuno indietro e nessuno viene lasciato a solo. Sicuramente un modo di pensare che ritroviamo molto nel mondo occidentale, spesso sporcato da una cultura economica che, invece, ha sempre enfatizzato l’individuo nella sua forma più pura.
Pensione: ecco le possibilità per chi non ha mai versato contributi
Ecco parlare quindi di servizi pubblici a disposizione di tutti, ecco tutti gli strumenti economici che cercano di redistribuire e sostenere le persone che ne hanno bisogno. In questo contesto sono stati istituite queste forme di sostegno che permettono di tamponare il problema pensionistico. Ecco quindi tutte le alternative per accedere alla pensione senza soddisfare i requisiti contributivi tradizionali.
Per primo, più famoso e sicuramente più importante, troviamo l’assegno sociale, o anche “pensione di vecchiaia senza contributi“. Questo strumento è istituito per tutti i cittadini che abbiano superato i 67 anni e presentino redditi inferiori alle soglie annuali stabilite. Nel 2024, parlando di cifre, l’assegno sociale corrisponde a 534,41 euro al mese per 13 mesi.
Dall’assegno sociale al fondo pensione casalinghe
Insieme all’assegno sociale, troviamo altre due misure molto interessanti, utili proprio a rispondere a questo tipo di esigenza. La prima è il fondo pensione casalinghe dell’INPS: questo strumento è per tutte le persone dedite ai lavori di cura domestica. Per riceverlo è possibile versare dei contributi volontari almeno 5 anni di 310 euro l’anno minimo. Ovviamente in base a quanto versato il contributo mensile sarà diverso.
Concludiamo, infine, con l’assegno di inclusione over 67. Manovra inserita nel 2024 in sostituzione della pensione di cittadinanza. Vari i requisiti per poter accedere a questo assegno, sicuramente interessanti sono i requisiti economici che si definiscono in un ISEE della persona che raccoglie l’assegno, pari a 9.360 euro. Diversamente, invece, se il soggetto che dovrebbe percepire l’assegno è all’interno di un nucleo familiare con altre persone over 67, con un abbassamento ISEE fino a 7.560 euro.