Si vocifera che se lavori e compi 71 anni ricevi un bonus, si tratta di una notizia senza un fondamento o c’è qualcosa di vero? Scopriamolo.
Quando si tratta di bonus e agevolazioni, si deve sempre cercare di stare al passo con le ultime novità. Sono moltissimi gli aiuti per i cittadini e le famiglie italiane, sarebbe un peccato non ottenerli solo perché si ignora la loro esistenza. Per questo oggi, abbiamo deciso di far chiarezza su un bonus che potrebbero prendere le persone che lavorano fino all’età di 71 anni. Scopriamo insieme cosa sta succedendo.
Esiste effettivamente un bonus per chi decide di rimanere al lavoro fino all’età di 71 anni? Questa è la domanda che molti lavoratori si pongono, considerando la tendenza attuale che vede ogni anno l’alzarsi dell’età pensionabile. La recente Legge di Bilancio ha ulteriormente confermato questa direzione, facendo emergere la necessità di trovare soluzioni per prolungare la permanenza dei lavoratori nel mondo del lavoro e ritardare quanto più possibile il pensionamento.
Un’ipotesi in particolare ha catturato l’attenzione del popolo e riguarda il Bonus Maroni, che è stato di nuovo proposto anche per questo 2024 insieme alla nuova quota 103. Ma è molto importante fare una precisazione. Il bonus è di natura contributiva, questo significa che non è assolutamente legato all’età (nel caso in oggetto 71 anni) ma agli anni di contribuzione. L’idea iniziale era infatti focalizzata sul prolungamento della carriera del personale sanitario, ma la sua applicazione si estende a tutti coloro che raggiungono i requisiti della quota 103.
Quindi, per rispondere alla domanda iniziale, purtroppo no, non esiste un bonus specifico per i cittadini che rimangono a lavoro in questa fascia di età. Però vale la pena parlare di un incentivo per coloro che scelgono di rimanere al lavoro oltre i requisiti minimi per la quota 103. Questo bonus, spesso chiamato bonus Maroni, è di natura contributiva e comporta il mantenimento in busta paga di una quota contributiva a carico del lavoratore, incrementando di conseguenza lo stipendio del 9,19%.
Questa misura si applica per gli anni successivi al completamento dei 41 anni di contributi e dei 62 anni di età necessari per la quota 103. Dunque, nonostante la mancanza di un bonus specifico per chi lavora fino a 71 anni, c’è comunque un bel vantaggio in termini di stipendio mensile per chi decide di prolungare la propria carriera oltre l’età pensionabile.
Poi non bisogna sottovalutare il fatto che lavorare fino a 71 anni può avere effetti positivi sulla futura pensione del lavoratore. Infatti, più anni si lavora e più si contribuisce a incrementare il montante contributivo. Dunque, il succo è che più contributi si versano più la pensione mensile avrà un valore maggiore. Dunque, sebbene non esista un bonus specifico per chi resta al lavoro fino a 71 anni, la scelta di prolungare la carriera può portare a benefici abbastanza importanti in termini di stipendio e della pensione che verrà corrisposta in futuro. Ma, come dicevamo inizialmente, bisogna sempre tenersi aggiornati su bonus e agevolazioni, qualcosa potrebbe sempre cambiare.
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