Una nuova agevolazione in base al reddito: in quali casi i figli hanno diritto a percepire questa somma e per fare cosa
Anche se adesso l’inflazione sta rallentando, per tanti la situazione economica continua ad essere molto difficile e le rinunce non sono poche. Tra queste non sono mancate le gite scolastiche alle quali i genitori hanno dovuto dire no. Diverse famiglie infatti sono state costrette a non mandare i figli alle iniziative culturali organizzate dalla scuola. Come aveva rilevato Skuola.net ad aprile scorso, i motivi sono prettamente economici.
Se il tuo reddito è basso puoi affrontare questa spesa con l’aiuto dello Stato
Visto che il settore aveva già avuto una paralisi causa pandemia, il governo per rilanciare queste attività ha pensato di aiutare le famiglie meno abbienti. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato un piano di 50 milioni di euro: un modo per non far rinunciare ai ragazzi alla gita con gli altri compagni di classe.
Si tratta di uno sconto sulla quota prevista per i viaggi di medio-lungo periodo ma anche per le semplici uscite didattiche giornaliere. Una parte della quota sarà a carico della famiglia, un’altra dello Stato. La misura inoltre potrà essere anche retroattiva con un rimborso totale o parziale delle spese già sostenute.
L’agevolazione ovviamente non sarà per tutti. I criteri per rientrare tra i beneficiari sono due: essere studenti di scuole secondarie, medie o superiori, e far parte di un nucleo familiare il cui Isee non supera i 5mila euro. Qui ricordiamo quali sono i bonus ai quali è possibile accedere se si ha un Isee basso.
Dal 15 gennaio scorso è possibile presentare la richiesta e c’è tempo fino al 15 febbraio 2024, collegandosi alla piattaforma Unica del MIM basterà compilare online la domanda. Se necessario è possibile anche chiedere un aiuto alla segreteria della scuola. Avverrà in automatico la verifica incrociata dell’Isee, sul portale dell’Inps.
Se la domanda darà esito positivo, non resterà che attendere la quantificazione della somma riconosciuta che varierà in base al numero di richieste effettuate e alla situazione economica della singola famiglia. La cifra massima che si può ottenere è pari a 150 euro. Sarà data priorità ai nuclei che presentano una situazione più svantaggiata.